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E il libretto di  di un 93enne partigiano francese diventa un caso editoriale e sociale.  Si chiama Stéphane Hessel, partecipò alla resistenza durante la seconda guerra mondiale. Ed è stato subito dopo uno dei redattori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Niente di glamour, insomma. Hessel è un vecchio signore, dall’apparenza (solo quella) stanca e desueta.     Ebbene, nei mesi scorsi ha preso carta e penna e ha scritto un opuscolo di 32 pagine dal titolo «Indignez-vous!».    Come dire: INDIGNATEVI!  Abbiate la forza di arrabbiarvi.    Hessel mette in guardia i francesi dal degrado sociale, economico e politico che sta attraversando il paese, ma questa lezione in realtà vale per tutti, soprattutto per noi italiani  (ndr.  e perchè no… anche di noi bitontini ).

“Indignatevi!” è una piccola grande perla, una luce nelle tenebre che trasmette un messaggio tanto chiaro e semplice, quanto indispensabile.
Nell’antichità l’uomo anziano rappresentava saggezza, sapere e conoscenza. Stèphane Hessel si riappropria di quel compito di guida con un libro tanto semplice quanto fondamentale.

Indignarsi vuol dire non cedere, non essere indifferenti. Indignarsi vuol dire impegnarsi per il bene comune.
Troppo spesso ascolto le voci dei miei coetanei, così poco interessati alla politica e all’attualità, che non capiscono che informarsi, e poi indignarsi, è il primo passo per creare un mondo migliore.
Seguire le vicende dei politici, ad esempio,  non vuol dire interessarsi al gossip, ma è importante perché ci porta a saper distinguere un comportamento corretto da uno sbagliato.

D.Bastianelli – radiopereira.it