I Care, apparteniamoci

Progetti e attività di Piu Valore Onlus

Il Ministero della Pubblica Istruzione ha promosso per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 il Piano Nazionale di formazione e ricerca “I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa” specificamente rivolto ai problemi dell’integrazione scolastica e sociale dei ragazzi con disabilità e, più in generale, finalizzato a realizzare un’effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana.

“I Care” intende mettere in moto un sistematico e diffuso processo di formazione che, a partire dalle esperienze in atto e attraverso la metodologia della ricerca, consenta approfondimenti teorici e l’adozione di strategie metodologiche, didattiche ed organizzative centrate sull’idea della scuola come comunità inclusiva, con riferimento specifico ai temi della disabilità.
Il Piano promuove modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione nel normale contesto della vita scolastica quotidiana.

Nel nostro territorio la rete delle scuole 3° C.D. S.E. “G. Caiati”, 1° C.D. – S.E. “G. Fornelli”, 2° C.D. -S.E.“V.F.,  Cassano”, Scuola Media Statale “V. Rogadeo”, S. E.  paritaria – “Istituto Sacro Cuore” hanno inteso presentare una specifica progettualità pilota denominata “APPARTENIAMOCI”

Frutto di una collaborazione interistituzionale e condiviso con il Servizio C.O.R.E.D. – Associazione Più Valore Onlus  – Zip.h Coop. Sociale Onlus –  fin dalla fase di ideazione, il progetto mira ad ampliare le strategie di  metodo e di percorso, realizzabili dai docenti, per consentire un’adeguata integrazione scolastica e sociale degli alunni diversamente abili e/o con svantaggio psicofisico… “con un approccio contestualmente individuale, globale e multidimensionale, dove al centro é situato l’alunno  ed intorno operano sinergicamente famiglia, scuola (intesa sia nella sua dimensione globale ma soprattutto come microcomunità o gruppo-classe), coadiuvati dall’insieme di quei servizi integrati alla persona (sviluppati nell’ambito delle Politiche Sociali territoriali) necessari ad integrare, alla didattica ed al curriculum disciplinare, competenze psicosociali trasversali…”.

Il Progetto, inserito nel paradigma “Contesto=Classe” ed “Azione=Didattica”, è finalizzato, nello specifico, a promuovere il benessere degli alunni in difficoltà e prevenirne il disagio evolutivo attraverso un’adeguata integrazione scolastica e sociale, passando da un innovativo e funzionale percorso di formazione-ricerca del corpo insegnante che intende offrire l’opportunità di strutturare metodi di analisi, attivazione e gestione delle dinamiche naturali di relazione del gruppo-classe, partendo da un’esperienza didattica trasversale finalizzata già in atto, fino a  creare, mediante l’esercizio di opportune strategie, spontanee relazioni di aiuto tra i componenti della classe sia in ambiente scolastico che extrascolastico in un clima che attivi interesse, curiosità, senso di appartenenza ed identità nell’alunno oltre che di sviluppo psico-fisico-cognitivo.

L’idea stimolante é di potersi avvalere dei componenti del gruppo-classe quali “agenti di cambiamento”, facendo leva su quelle che sono le naturali attitudini prosociali dei ragazzi, la loro capacità di provare empatia e di mettersi nei panni di un compagno meno fortunato di loro.

Numerosi studi  hanno dimostrato che i ragazzi possono essere un aiuto molto valido per i coetanei in difficoltà, e questo aiuto, se opportunamente guidato,  può essere addirittura equiparabile a quello che può fornire un professionista ;  d’altro canto è risaputo che i bambini e soprattutto gli adolescenti preferiscono di gran lunga parlare dei loro problemi con un compagno o con un amico piuttosto che con genitori, insegnanti o psicologi.

Tenendo conto del fatto che per molti fenomeni a forte connotazione sociale (l’integrazione scolastica e sociale delle persone diversamente abili vi entra a pieno titolo) entrano in gioco complesse dinamiche di relazione del gruppo, è lecito supporre che si possano modificare queste dinamiche attivandole in favore degli alunni svantaggiati.

La strutturazione del progetto ha delineato due differenti azioni:

Azione a) Approccio curricolare: di sensibilizzazione degli alunni alla diversità realizzando il progetto “Abilità diverse: raccontare le diverse abilità”  attraverso un approccio curricolare mediante lettura di un  racconto finalizzato;

Azione b) di formazione, con metodologia ricerca-azione, per l’ approfondimento di tecniche di cooperazione e di strategie per una migliore gestione delle dinamiche naturali di relazione del gruppo classe al fine di favorire spontanee relazioni di aiuto tra i compagni, sia in ambiente scolastico che extrascolastico, in un clima che ispiri senso di appartenenza.

Al termine del biennio il personale docente coinvolto potrà utilizzare le competenze acquisite per attivare e gestire le dinamiche naturali di relazione del gruppo classe e favorire spontanee relazioni di aiuto tra i componenti, sia in ambiente scolastico che extrascolastico, in un clima che stimoli un  senso di appartenenza, interesse,  curiosità ed identità negli alunni, oltre che sviluppo psico-fisico-cognitivo.