“Attivare una vera e propria  ‘resistenza sociale’ contro la precarizzazione dei servizi sanitari di prossimità,  con l’invito rivolto anche ai singoli operatori sanitari (già cittadini), che finora hanno garantito a Bitonto con assiduità e con non poche difficoltà l’erogazione effettiva dei servizi rivolti all’utenza, a continuare il percorso di assistenza sanitaria professionale, umana, deontologica”.

Poche luci e tante ombre: questo il risultato dell’incontro di giovedì pomeriggio (14 luglio) tra il Commissario Straordinario della ASL Bari, il bitontino Domenico Colasanto, e la cabina di regìa, promossa, è bene ricordarlo, dallo stesso Assessore alla Sanità Tommaso Fiore  nell’incontro istituzionale tenutosi a Bari il 26 febbraio u.s. ed attivata dall’ex Direttore ASL BA Pansini.

“L’incontro è stato certamente importante e necessario”, affermano la Presidente della Consulta, Prof.ssa Rosalba Cassano, e la referente l’area della disabilità, Sig.ra Marilena Ciocia, “a cui hanno partecipato  il Direttore del Distretto  Bitonto-Palo del Colle – Dott. De Leonardis, il Dott. F.Scauro e l’Avv. F.P.Ricci”.

“Abbiamo ribadito chiaramente al Commissario Straordinario della ASL BA Colasanto la necessità di porre la “centralità della persona e la sua dignità” nelle azioni congiunte da programmare ed intraprendere, come previsto e condiviso dai cittadini pugliesi nel percorso del Piano Regionale della Salute, un principio fondamentale che non può venire meno, nemmeno quando bisogna applicare,  sulla salute dei cittadini,  un Piano economico di rientro del disavanzo regionale, perché in realtà, in questo difficile momento storico, è proprio sui cittadini e sulla fascia più debole della popolazione che ricadono le conseguenze più gravi”.

“Il dott. Colasanto  sa bene  che proprio i cittadini di Bitonto sono da anni vessati da continue progressive politiche regionali di depotenziamento dei servizi ASL BA di prossimità, senza ottenere in cambio nulla di reale ma solo ipotesi, e non si può certo ancora continuare, nel 2011, ad assistere ‘alla sordità’ o all’inerzia di tutti gli interlocutori istituzionali dinanzi alla rivendicazione per i bisogni reali della comunità, particolarmente per le fasce di popolazione fragile (anziani, minori, persone con disabilità, utenti con patologie croniche e/o gravi, nuove povertà) che si sentono oggi ripudiati, raggirati, discriminati  senza nessuna forma di garanzia assistenziale di prossimità alternativa nel Diretto Socio Sanitario n.3”.

Le due rappresentanti denunciano che i disagi quotidiani dei cittadini ormai da due anni sono all’ordine del giorno e che non è stato  ancora applicato  il  Regolamento regionale n. 18 del 16/12/2010 di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia per l’anno 2010, che all’art.4 prevede chiaramente, con la chiusura dell’ospedale di Bitonto, il potenziamento dei servizi sanitari di prossimità.   “La chiusura del nostro ospedale è stata fatta  ex abrupto e la gente d’improvviso si è trovata dall’oggi al domani senza un ospedale, nel caos assistenziale totale e senza punti di riferimento; è mancata nuovamente con colpa una fase intermedia di assestamento e di compensazione dei servizi di assistenza, tra disattivazioni ed attivazioni,  a discapito della povera gente”.

“Denunciamo inoltre l’incapacità da parte dei vertici istituzionali di guardare la questione sanità dalla parte del cittadino debole, e “…non di coloro che hanno possibilità…”  e ci auguriamo  che la proposta della cabina di regìa,  già condivisa con il precedente Direttore Pansini che  l’aveva  peraltro accolta positivamente, ossia quella di vedere Bitonto centro- pilota per un nuovo modello assistenziale di prossimità, possa essere condivisa ed implementata  immediatamente dal CommissarioStraordinario  Colasanto .

Su questo noi non faremo sconti a nessuno” dichiarano Cassano e  Ciocia, “perché il potenziamento è atto dovuto della ASL , come prescrive la norma regionale” e dovrà riguardare anche il  Punto di Primo Intervento, la Medicina Fisica e Riabilitazione, il Laboratorio Analisi,  il Servizio TAO e tutti i servizi essenziali di prossimità (Cardiologia, Ortopedia Radiologia, Ginecologia, Pediatria, ecc.) come previsti dal Piano Regionale della Salute vigente, a tutela della popolazione che vive disagi.
Certamente siamo contente che la deliberazione ASL BA n.999 del 30 maggio scorso (riguardante tutti i servizi di Day service Medici e Chirurgici quale primo step del percorso di potenziamento prescritto dalla norma regionale per i territori interessati dalle dismissioni degli ospedali) è stata oggetto di analisi attenta e responsabile, ma non  basta. Bisogna ora procedere e lavorare perché ci sono  altre priorità che interessano la nostra comunità e il nostro territorio, che comprende anche Palombaio, Mariotto e Palo del Colle”.

Ci dispiace”- conclude Marilena Ciocia – che il Dott. Colasanto abbia liquidato tra l’altro in fretta la questione della Medicina Fisica e  Riabilitazione rivolta alla popolazione anziana e/o con disabilità, alla luce anche delle dichiarazioni fatte dal Dott. Carbonara dell’ASL Bari, Direttore  dell’area gestione tecnica ASL BA il quale invece, davanti a tutta la cabina di regìa, ha garantito che entro quest’anno saranno avviati i lavori di sistemazione dell’area  da destinare completamente ai servizi di riabilitazione.  Noi continueremo puntualmente, dinanzi alle numerose colpevoli inerzie ed ai molteplici disagi, a chiedere conto ai tanti responsabili di tutte le vessazioni provocate e inviteremo ad incontrarci nuovamente e a breve con il Direttore Colasanto, per sentire con più dovizia le azioni intraprese e le soluzioni per le altre problematiche che dobbiamo necessariamente risolvere”.


E il libretto di  di un 93enne partigiano francese diventa un caso editoriale e sociale.  Si chiama Stéphane Hessel, partecipò alla resistenza durante la seconda guerra mondiale. Ed è stato subito dopo uno dei redattori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Niente di glamour, insomma. Hessel è un vecchio signore, dall’apparenza (solo quella) stanca e desueta.     Ebbene, nei mesi scorsi ha preso carta e penna e ha scritto un opuscolo di 32 pagine dal titolo «Indignez-vous!».    Come dire: INDIGNATEVI!  Abbiate la forza di arrabbiarvi.    Hessel mette in guardia i francesi dal degrado sociale, economico e politico che sta attraversando il paese, ma questa lezione in realtà vale per tutti, soprattutto per noi italiani  (ndr.  e perchè no… anche di noi bitontini ).

“Indignatevi!” è una piccola grande perla, una luce nelle tenebre che trasmette un messaggio tanto chiaro e semplice, quanto indispensabile.
Nell’antichità l’uomo anziano rappresentava saggezza, sapere e conoscenza. Stèphane Hessel si riappropria di quel compito di guida con un libro tanto semplice quanto fondamentale.

Indignarsi vuol dire non cedere, non essere indifferenti. Indignarsi vuol dire impegnarsi per il bene comune.
Troppo spesso ascolto le voci dei miei coetanei, così poco interessati alla politica e all’attualità, che non capiscono che informarsi, e poi indignarsi, è il primo passo per creare un mondo migliore.
Seguire le vicende dei politici, ad esempio,  non vuol dire interessarsi al gossip, ma è importante perché ci porta a saper distinguere un comportamento corretto da uno sbagliato.

D.Bastianelli – radiopereira.it

A seguito dell’avvicendamento ai vertici della ASL Bari, la Cabina di regia per il potenziamento dei servizi sanitari di prossimità, costituita a seguito di un incontro con l’Assessore T.Fiore lo scorso 26 febbraio, sollecita il prosieguo del percorso intrapreso.

Oggi rappresentiamo la preoccupazione di veder rallentare o addirittura fermare il lungo e difficoltoso percorso di partecipazione già intrapreso – che per la prima volta ha visto la parte politico-istituzionale, i vertici Asl, i rappresentanti regionali della sanità e delle organizzazioni/associazioni di volontariato e dell’area afferente la disabilità condividere collegialmente un’intesa in tal senso – e che nelle more, tale indugio possa essere artatamente associato al nuovo assetto direzionale ASL BA.

Richiederemo con forza la  ripresa delle attività collegiali a sostegno dell’applicazione di un nuovo modello di assistenza sanitaria ASL BA incentrato sulla “persona”, come previsto nel Piano regionale della Salute, con servizi sanitari di prossimità  funzionali, di qualità ed innovativi,  che dia finalmente respiro all’attuale grave congestione degli ospedali limitrofi di “eccellenza” e che invece oggi penalizza proprio gli utenti in condizione di “fragilità”.

Resta fermo l’impegno, anche della nostra Organizzazione, a tutela delle fasce di popolazione più fragile e sosterremo con forza i percorsi di potenziamento previsti dalla norma regionale dei servizi sanitari ASL BA di prossimità erogati Bitonto, sia in termini di risorse umane, strutturali, logistiche, gestionali sia per il SUPPORTO ADEGUATO all’attuale coordinamento di direzione in loco.  Saranno in particolare richiesti il potenziamento dei Servizi di Pronto Soccorso-P.P.I. avanzato, del Laboratorio Analisi e TAO, del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione nonchè di tutti i servizi afferenti a livelli essenziali di assistenza, ambulatoriali e domiciliari, così come già condivisi collegialmente quali prospettive “funzionali ed innovative” con il precedente Direttore Generale e con tutti gli autorevoli attori della cabina di regia.   Vigileremo puntualmente e denunceremo ad horas tutti i casi di continuo depotenziamento che già in questo periodo di transizione si sono verificati.

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