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In occasione del Consiglio comunale monotematico la Coordinatrice del Comitato Operativo “Disabilità e diversabilità”  – Marilena Ciocia – ha assicurato per l’associazione  Più Valore e per le Organizzazioni locali afferenti l’area della disabilità un intervento di merito sull’O.d.g. “Piano regionale di riordino della rete ospedaliera” che riportiamo integralmente di seguito:

Sig. Presidente, Sig. Sindaco, Assessori, Consiglieri,

l’Associazione Più Valore  opera a Bitonto dal 2005 per la tutela dei diritti civili e sociali dei cittadini  in situazione di disagio e svantaggio e dal già 2006, con la nascita della AUSL BA2 (Molfetta,Terlizzi, Bitonto, Corato)  è  accreditata quale Organizzazione di partecipazione presso l’Azienda Sanitaria Locale oggi ASL Bari operando con i propri comitati operativi per la diritto alla salute nella nostra comunità, particolarmente a tutela delle fasce di popolazione più fragili.

Con il comitato operativo “Disabilità e diversabilità” da me diretto ed in collaborazione con le associazioni locali di area “Disabilità” – Arcobaleno, AISFA, Elos, Goel, L’Anatroccolo e Sinergia – abbiamo strutturato nel territorio di Bitonto una rete attiva per la tutela delle persone con disabilità ed il superamento dell’handicap.

Ed è proprio nell’ambito di tale tutela e della rete che oggi rappresento abbiamo inteso portare il nostro contributo in questa sede.

Entrando nel tema all’o.d.g.  già negli scorsi anni abbiamo mostrato e MOSTRIAMO  ANCORA OGGI, tutta la nostra preoccupazione per il perdurare della critica situazione che sta penalizzando in materia di assistenza sanitaria la nostra comunità.

Con numerose iniziative abbiamo denunciato l’ illegittima PRECARIZZAZIONE dei servizi sanitari erogati dalla ASL BA a Bitonto, Palombaio e Mariotto, che come è evidente a tutti sono ormai ridotti ai minimi storici.

Ed è a causa di questo che VIVIAMO contestualmente L’APPRENSIONE e le quotidiane VESSAZIONI PERPETRATE in tema nei confronti dei tanti concittadini in situazione di fragilità,  particolarmente  verso  i nostri anziani,  verso le persone con disabilità,  i minori, ma anche verso i tanti che vivono i disagi della “nuova povertà”.

Purtroppo abbiamo constatato che già dagli scorsi anni,  nella nostra comunità,  vi è stata intenzionalmente e da più parti una strumentalizzazione del grido popolare  “VOGLIAMO  L’OSPEDALE !!!”, che proveniva dalla parte più bisognosa della nostra comunità equivocando  sulla RICHIESTA, certamente ANACRONISTICA, di mantenere in vita il nostro Ospedale cittadino – sostanzialmente depredato lentamente e progressivamente ormai da oltre un decennio a cause di logiche gestionali confuse e perverse -.

Ma la richiesta ERA ed È ancora oggi fin troppo chiara e richiede collettivamente un attento processo di sintesi delle legittime istanze  che provengono della comunità, finalizzate  NEL 2011 alla fruizione di servizi sanitari pubblici di prossimità funzionali, moderni ed efficienti.

Tutto ciò, naturalmente, lontano da logiche campanilistiche o di parte.

Riteniamo, infatti, che TUTTI NOI,…  OGGI… siamo chiamati alla responsabilità comune in tema,   rifuggendo  dagli  AUTOREVOLI SILENZI e dalla sostanziale inerzia collettiva, anche da parte di coloro che avrebbero POTUTO…, DOVUTO,… e che ha portato fino ad oggi all’incapacità di operare proficuamente in rete, di analizzare e condividere congiuntamente  i bisogni della comunità e di difenderne opportunamente gli interessi a livello regionale sul tema dell’assistenza sanitaria di prossimità.

Purtroppo il recente scontro politico sui tagli alla sanità pugliese, sul Piano di Rientro e di Riordino della rete ospedaliera ci è apparso immediatamente preoccupante perché ha distratto l’attenzione dai REALI CONTENUTI del problema sia in termini di tutela della salute delle persone sia in termini di accesso alle cure.

Nella bagarre, condizionati dagli eventi inevitabili  e dalle paventate esigenze economiche, si è tralasciato di partecipare e concertare  PRELIMINARMENTE con Regione  e  con la parte cittadina I DUE FONDAMENTALI ARGOMENTI SULLA VICENDA OSPEDALE:

1.  INTERVENTI STRUTTURALI, mediante l’individuazione delle strategie e delle reali risorse disponibili (economiche, umane, logistiche) per la qualificazione/riconversione della struttura ospedaliera cittadina in altra tipologia, definendone con norma di rango la nuova fattispecie ai sensi del vigente Piano Regionale della Salute (PRS- PAG 88 …ospedale di comunità, RSA, distretti, poliambulatori, casa della salute, UTAP…) per  non soggiacere alle libere interpretazioni dei Dirigenti di circostanza che si continuano ad avvicendare;

2. ASSICURARE LE FUNZIONI DI PROCESSO, GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE della ASL mediante la definizione e L’APPLICAZIONE SISTEMATICA di formali quanto rigide Linee guida e Protocolli operativi INTEGRATI tra loro per qualificare

a) L’APPROPRIATEZZA DELLA PRESA IN CARICO DELL’UTENZA LOCALE;

b) I PERCORSI ASSISTENZIALI INTEGRATI TRA OSPEDALE E TERRITORIO

c) GLI STRUMENTI DI FUNZIONE E DI MONITORAGGIO (PUA, UVM, CARE SERVICE, AUDIT)

base indispensabile per concretizzare

c) LE FORME ALTERNATIVE DI ASSISTENZA e la tanto declamata  DOMICILIARIZZAZIONE DELLE CURE senza confondere nè sostituire quest’ultima con l’attuale assistenza a cura dei familiari, viste le condizioni di disagio assistenziale in cui oggi la nostra comunità si ritrova.

Noi lo ribadiamo: non ci interessano i tecnicismi dei tagli operati; a NOI interessa la salute della comunità, dei nostri concittadini fragili, quella salute che nessuno si occupa di misurare-valutare e che alcuni indicatori indiretti danno in peggioramento

In questi ultimi anni abbiamo constatato, come comprovato da fonti accreditate, che le persone che “hanno bisogno” non hanno facile accesso alle cure; i tempi di attesa anche per una semplice visita o effettuare un esame sono molto lunghi e spesso incompatibili con le esigenze degli utenti ed i dettami della medicina moderna.

Necessario quindi garantire, d’ora innanzi interventi integrati nell’intera area della tutela della salute che comprende

A. L’ASSISTENZA SANITARIA  DI  PROSSIMITA’

B.  LE POLITICHE ED I SERVIZI  SOCIO ASSISTENZIALI

Anche alla luce delle recentissime linee guida regionali approvate dalla giunta.

Fondamentali  i percorsi di tutela dei servizi di riabilitazione locali da assicurare nella struttura sanitaria di Bitonto

A tal fine riteniamo indispensabile l’ istituzione di una cabina di regia  cittadina per la salute –  che con la commissione consiliare permanente competente e gli organismi di partecipazione locali possano seguire in modo continuo e permanente l’evoluzione degli eventi in materia

In particolare

DEFINIZIONE  CONCERTATA  DEL   PIANO ATTUATIVO  LOCALE (PAL) E DEL PIANO ANNUALE TERRITORIALE (PAT)

REALE FUNZIONALITA’ DELLA CABINA REGIA ISTITUZIONALE “ASSOCIAZIONI – ASL- REGIONE” COSTITUITA LO SCORSO FEBBRAIO

PREVISIONE DI ATTIVITÀ RESIDENZIALE DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA EX ART 26   L.833/78 – CON L’ attivazione di minimo  10 posti (entro lo standard di 0,20 -Puglia-/0,39-Italia- posti letto per mille abitanti  PRG pag  47) per garantire gli interventi di assistenza estensiva ad alta media e bassa intensità (LEA – PRS pag.166).

POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’  DI  RIABILITAZIONE DOMICILIARE

Presentazione  a Bitonto   del  Progetto ‘Percorso comune: nuove tecnologie e diritto all’integrazione sociale delle persone con disabilita’

Il comitato “Disabilità e Diversabilità”, operativo all’interno dell’Associazione PIÚ VALORE – Onlus per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, dall’infanzia all’età adulta, nel predisporre il piano delle attività per l’anno 2010, ha voluto proseguire il programma già avviato nel 2007 “Il Percorso comune:insieme per costruire la rete” sulla base delle numerose segnalazioni di disagio che molti genitori di bambini con disabilità vivono nel percorso di integrazione dei loro figli.

Anche alla luce dei principi sanciti e degli obiettivi prefissi della Convenzione ONU sui “Diritti delle persone con disabilità”, ratificata inItalia con Legge 3 marzo 2009 n. 18 e recepita dalla Giunta regionale della Puglia, nel giugno 2010 il comitato “Disabilità e Diversabilità” ha avviato nel territorio di Bitonto il progetto “Il Percorso comune: nuove tecnologie e diritto all’integrazione sociale delle persone con disabilità” proposto all’interno del Bando Perequazione 2008, con l’obiettivo di favorire la circolarità delle informazioni sul tema, la conoscenza dei diritti, le opportunità e le buone pratiche, nel percorso di integrazione scolastica, sociale e lavorativa di persone con disabilità, particolarmente se in situazione di handicap, di disagio e/o di svantaggio.

Il progetto intende così offrire un supporto territoriale (oggi assente) alle famiglie, ai docenti ed agli operatori dell’integrazione per una maggiore sensibilizzazione e sviluppo del diritto all’integrazione scolastica, sociale, e lavorativa delle persone con disabilità anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici specifici, di nuove tecnologie assistive ed ausili didattici informatici per la comunicazione, l’apprendimento e l’autonomia.

Il progetto intende usufruire del Centro di Orientamento Risorse Educative e Didattiche (C.O..R.E.D.) e del Centro Ausili Tecnologici (C.A.T.), realizzati a Bitonto dalla collaborazione tra l’Associazione PiùValore e la Coop. Soc. ZIP.h; tali servizi sono rivolti alle persone con disabilità (particolarmente minori) che vivono situazioni di disagio e/o svantaggio per favorire una corretta presa in carico globale anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie assistive

Obiettivi del progetto:

– valutazione e consulenza, ai fini dell’applicazione di tecnologie assistive, a n. 27 utenti del Centro diurno Crisalide e n. 25 alunni delle scuole partner;

– favorire la circolarità delle informazioni in materia attraverso un vademecum ed incontri seminariali rivolti alle famiglie, docenti ed operatori del settore;

– supporto alle famiglie ed alla rete territoriale attraverso l’attivazione di uno sportello informativo per la disabilità.

Progetto realizzato con fondi protocollo di intesa fondazioni bancarie e volontariato