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Da oltre due anni assistiamo “quasi impassibili” ai tagli radicali e indiscriminati effettuati dal Ministro Tremonti e dai rispettivi Assessorati della Regione Puglia. Risorse e politiche per i diritti delle persone con disabilità! È questa la netta e forte istanza che proviene, in modo compatto, dalle organizzazioni delle persone con disabilità.

Tagli alle Politiche Sanitarie e Sociali che hanno spinto le tante Persone con disabilità, ad una emarginazione riabilitativa, sociale ed economica. Nel 2012, con la scomparsa anche del residuato Fondo per le Politiche Sociali, si raschierà il fondo del barile. Si stima che nel centro nord i miseri servizi esistenti verranno decurtati del 20% e nel centro sud del 50%, oltre a quando già ridotto nel 2011 con l’estinzione del Fondo per la Non Autosufficienza ecc. Non è sufficiente nemmeno il colpo d’ala del Ministro Sacconi, secondo il quale le riduzioni si ascriverebbero ad un aumento del Fondo Sanitario Nazionale. La crescente riduzione dei fondi destinati alle politiche sociali, familiari e occupazionali sta non solo impedendo la realizzazione dei Livelli Essenziali delle prestazioni sociali ma porterà in brevissimo tempo all’azzeramento dei diritti fin qui goduti, come progetti per la vita indipendente per tutti, centri diurni ecc.;

I tagli alla spesa sanitaria e il nuovo Piano sulla Riabilitazione stanno seriamente compromettendo il diritto alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione con futuri aggravi della spesa pubblica per le spese assistenziali e la neo istituzionalizzazione cui le famiglie delle persone con disabilità grave, non solo intellettiva, andranno incontro con crescenti oneri finanziari a proprio carico; I criteri sanitari vengono utilizzati come clava per vessare le persone con disabilità e non per predisporre una vera presa in carico e realizzare il progetto di vita co-progettato dalla Persona o della famiglia o dall’amministratore di sostegno. I fenomeni di istituzionalizzazione mai risolti, nonostante le norme e le buone pratiche del Paese, rischiano di finire nel totale disinteresse della comunità nazionale, insieme al fenomeno della coercizione che vìola la dignità umana e si configura come tortura e trattamento inumano;

I tagli indiscriminati alla spesa per l’istruzione statale con conseguente sovraffollamento delle classistanno determinando forme di concentrazione di soli alunni con disabilità in totale violazione della normativa apparentemente integra sull’inclusione scolastica; Per supplire alla riduzione della spesa pubblica il Governo propone la retorica del valore del dono che concretamente significa delega delle funzioni pubbliche alla pura beneficenza ed assistenza privata con nessuna garanzia di qualità delle prestazione e di rispetto della dignità e dei diritti delle persone con disabilità. Uno scenario drammatico che penalizza migliaia di famiglie sovraccaricandole paurosamente e impoverendole ulteriormente.

Una prospettiva ancora più cupa visti anche i tagli alle politiche per il lavoro delle persone con disabilità e le sempre più risicate risorse per la scuola. In sintesi 340milioni di euro in nuove tasse regionali! di cui: 100milioni dall’IRPEF, 45milioni dai tikets ricetta, 140milioni dall’IRAP, 13milioni dalla tassa rifiuti, 25milioni dall’addizionale Cees e 15milioni dalla benzina. A tutto ciò bisogna aggiungere che la Regione introita dallo Stato il fondo per la non autosufficienza, una integrazione del Fondo Sanitario Nazionale 2011 pari a 130milioni di euro in più rispetto al 2010. A questo si aggiunge un implacabile, quanto inefficace e costosa crociata contro le presunte “false invalidità”, che maschera in modo malcelato la volontà politica di tagliare le pensioni ai veri invalidi e malati cronici, insomma a chi davvero vive di quei miseri 250 euro mensili. Infatti, quotidianamente si assiste a revoche indiscriminate di pensioni e indennità, anche a persone con grave disabilità.

E’ sotto gli occhi di tutti che l’Italia è il paese che già spendeva poco per le politiche sociali: in rapporto al PIL stanziava meno della Polonia ed era al passo con la Bulgaria, ma ora spende ancora di meno. Smantellando un sistema pur minimo di protezione, gli effetti sociali avvertiranno sull’emarginazione, sull’impoverimento e sul rischio di istituzionalizzazione. Risorse e politiche per i diritti civili e sociali! È questa la netta e forte istanza che proviene, in modo compatto, dalle organizzazioni delle Persone con disabilità.

Per queste ragioni la FISH Puglia ha deciso di dire: BASTA Il Tempo è esaurito e la nostra azione di protesta è urgente.

La FISH Puglia e le 39 Associazioni federate, giovedì 30 giugno 2011, dalle ore 9,30 attiverà un presidio con gazebo sul Lungomare di Bari (di fronte alla sede della Presidenza regionale) affinché il Presidente Vendola (e gli Assessori alle Politiche Sociali e della Salute) convochi l’esecutivo regionale FISH e assuma un impegno scritto sul futuro prossimo delle Persone con Disabilità e loro Famiglie.

fonte: www.fishpuglia.it

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In occasione del Consiglio comunale monotematico la Coordinatrice del Comitato Operativo “Disabilità e diversabilità”  – Marilena Ciocia – ha assicurato per l’associazione  Più Valore e per le Organizzazioni locali afferenti l’area della disabilità un intervento di merito sull’O.d.g. “Piano regionale di riordino della rete ospedaliera” che riportiamo integralmente di seguito:

Sig. Presidente, Sig. Sindaco, Assessori, Consiglieri,

l’Associazione Più Valore  opera a Bitonto dal 2005 per la tutela dei diritti civili e sociali dei cittadini  in situazione di disagio e svantaggio e dal già 2006, con la nascita della AUSL BA2 (Molfetta,Terlizzi, Bitonto, Corato)  è  accreditata quale Organizzazione di partecipazione presso l’Azienda Sanitaria Locale oggi ASL Bari operando con i propri comitati operativi per la diritto alla salute nella nostra comunità, particolarmente a tutela delle fasce di popolazione più fragili.

Con il comitato operativo “Disabilità e diversabilità” da me diretto ed in collaborazione con le associazioni locali di area “Disabilità” – Arcobaleno, AISFA, Elos, Goel, L’Anatroccolo e Sinergia – abbiamo strutturato nel territorio di Bitonto una rete attiva per la tutela delle persone con disabilità ed il superamento dell’handicap.

Ed è proprio nell’ambito di tale tutela e della rete che oggi rappresento abbiamo inteso portare il nostro contributo in questa sede.

Entrando nel tema all’o.d.g.  già negli scorsi anni abbiamo mostrato e MOSTRIAMO  ANCORA OGGI, tutta la nostra preoccupazione per il perdurare della critica situazione che sta penalizzando in materia di assistenza sanitaria la nostra comunità.

Con numerose iniziative abbiamo denunciato l’ illegittima PRECARIZZAZIONE dei servizi sanitari erogati dalla ASL BA a Bitonto, Palombaio e Mariotto, che come è evidente a tutti sono ormai ridotti ai minimi storici.

Ed è a causa di questo che VIVIAMO contestualmente L’APPRENSIONE e le quotidiane VESSAZIONI PERPETRATE in tema nei confronti dei tanti concittadini in situazione di fragilità,  particolarmente  verso  i nostri anziani,  verso le persone con disabilità,  i minori, ma anche verso i tanti che vivono i disagi della “nuova povertà”.

Purtroppo abbiamo constatato che già dagli scorsi anni,  nella nostra comunità,  vi è stata intenzionalmente e da più parti una strumentalizzazione del grido popolare  “VOGLIAMO  L’OSPEDALE !!!”, che proveniva dalla parte più bisognosa della nostra comunità equivocando  sulla RICHIESTA, certamente ANACRONISTICA, di mantenere in vita il nostro Ospedale cittadino – sostanzialmente depredato lentamente e progressivamente ormai da oltre un decennio a cause di logiche gestionali confuse e perverse -.

Ma la richiesta ERA ed È ancora oggi fin troppo chiara e richiede collettivamente un attento processo di sintesi delle legittime istanze  che provengono della comunità, finalizzate  NEL 2011 alla fruizione di servizi sanitari pubblici di prossimità funzionali, moderni ed efficienti.

Tutto ciò, naturalmente, lontano da logiche campanilistiche o di parte.

Riteniamo, infatti, che TUTTI NOI,…  OGGI… siamo chiamati alla responsabilità comune in tema,   rifuggendo  dagli  AUTOREVOLI SILENZI e dalla sostanziale inerzia collettiva, anche da parte di coloro che avrebbero POTUTO…, DOVUTO,… e che ha portato fino ad oggi all’incapacità di operare proficuamente in rete, di analizzare e condividere congiuntamente  i bisogni della comunità e di difenderne opportunamente gli interessi a livello regionale sul tema dell’assistenza sanitaria di prossimità.

Purtroppo il recente scontro politico sui tagli alla sanità pugliese, sul Piano di Rientro e di Riordino della rete ospedaliera ci è apparso immediatamente preoccupante perché ha distratto l’attenzione dai REALI CONTENUTI del problema sia in termini di tutela della salute delle persone sia in termini di accesso alle cure.

Nella bagarre, condizionati dagli eventi inevitabili  e dalle paventate esigenze economiche, si è tralasciato di partecipare e concertare  PRELIMINARMENTE con Regione  e  con la parte cittadina I DUE FONDAMENTALI ARGOMENTI SULLA VICENDA OSPEDALE:

1.  INTERVENTI STRUTTURALI, mediante l’individuazione delle strategie e delle reali risorse disponibili (economiche, umane, logistiche) per la qualificazione/riconversione della struttura ospedaliera cittadina in altra tipologia, definendone con norma di rango la nuova fattispecie ai sensi del vigente Piano Regionale della Salute (PRS- PAG 88 …ospedale di comunità, RSA, distretti, poliambulatori, casa della salute, UTAP…) per  non soggiacere alle libere interpretazioni dei Dirigenti di circostanza che si continuano ad avvicendare;

2. ASSICURARE LE FUNZIONI DI PROCESSO, GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE della ASL mediante la definizione e L’APPLICAZIONE SISTEMATICA di formali quanto rigide Linee guida e Protocolli operativi INTEGRATI tra loro per qualificare

a) L’APPROPRIATEZZA DELLA PRESA IN CARICO DELL’UTENZA LOCALE;

b) I PERCORSI ASSISTENZIALI INTEGRATI TRA OSPEDALE E TERRITORIO

c) GLI STRUMENTI DI FUNZIONE E DI MONITORAGGIO (PUA, UVM, CARE SERVICE, AUDIT)

base indispensabile per concretizzare

c) LE FORME ALTERNATIVE DI ASSISTENZA e la tanto declamata  DOMICILIARIZZAZIONE DELLE CURE senza confondere nè sostituire quest’ultima con l’attuale assistenza a cura dei familiari, viste le condizioni di disagio assistenziale in cui oggi la nostra comunità si ritrova.

Noi lo ribadiamo: non ci interessano i tecnicismi dei tagli operati; a NOI interessa la salute della comunità, dei nostri concittadini fragili, quella salute che nessuno si occupa di misurare-valutare e che alcuni indicatori indiretti danno in peggioramento

In questi ultimi anni abbiamo constatato, come comprovato da fonti accreditate, che le persone che “hanno bisogno” non hanno facile accesso alle cure; i tempi di attesa anche per una semplice visita o effettuare un esame sono molto lunghi e spesso incompatibili con le esigenze degli utenti ed i dettami della medicina moderna.

Necessario quindi garantire, d’ora innanzi interventi integrati nell’intera area della tutela della salute che comprende

A. L’ASSISTENZA SANITARIA  DI  PROSSIMITA’

B.  LE POLITICHE ED I SERVIZI  SOCIO ASSISTENZIALI

Anche alla luce delle recentissime linee guida regionali approvate dalla giunta.

Fondamentali  i percorsi di tutela dei servizi di riabilitazione locali da assicurare nella struttura sanitaria di Bitonto

A tal fine riteniamo indispensabile l’ istituzione di una cabina di regia  cittadina per la salute –  che con la commissione consiliare permanente competente e gli organismi di partecipazione locali possano seguire in modo continuo e permanente l’evoluzione degli eventi in materia

In particolare

DEFINIZIONE  CONCERTATA  DEL   PIANO ATTUATIVO  LOCALE (PAL) E DEL PIANO ANNUALE TERRITORIALE (PAT)

REALE FUNZIONALITA’ DELLA CABINA REGIA ISTITUZIONALE “ASSOCIAZIONI – ASL- REGIONE” COSTITUITA LO SCORSO FEBBRAIO

PREVISIONE DI ATTIVITÀ RESIDENZIALE DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA EX ART 26   L.833/78 – CON L’ attivazione di minimo  10 posti (entro lo standard di 0,20 -Puglia-/0,39-Italia- posti letto per mille abitanti  PRG pag  47) per garantire gli interventi di assistenza estensiva ad alta media e bassa intensità (LEA – PRS pag.166).

POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’  DI  RIABILITAZIONE DOMICILIARE