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Nella Giornata regionale delle persone con disabilità  le associazioni Più Valore, Goel  e la Zip.h Cooperativa Sociale, presentano i risultati del progetto “Il Percorso comune: nuove tecnologie e diritto all’integrazione sociale delle persone con disabilità” nella Sala Conferenze dell’ex Convento dei Cappuccini di Bitonto (Bari).

L’evento sarà seguito, passo dopo passo, dalle telecamere di BitontoTv che documenteranno l’importanza dell’uso della tecnologia nel contrasto all’emarginazione sociale.

La manifestazione andrà quindi in diretta streaming  su www.bitontotv.it  a partire dalle ore 16 e garantirà il supporto video dell’interprete L.I.S. per persone sorde.

Tutti coloro che seguiranno la DIRETTA WEB  potranno postare commenti e domande  nella sezione dedicata della pagina FACEBOOK dell’evento >>CLICCA QUI<<

L’iniziativa è stata resa possibile con il “Bando Perequazione 2008”, che ha finanziato il progetto con i fondi del protocollo di intesa tra fondazioni bancarie e volontariato.

Giovedì davanti alle telecamere si alterneranno gli interventi di prestigiosi ospiti, esperti in materia, provenienti da tutta la Regione.

Apre  i lavori  Angelo Caldarola – Presidente associazione Più Valore Onlus – Bitonto (Bari)

Relazionano:

Daniela Altomare – Presidente Ziph.h cooperativa sociale – Bitonto (Bari).

Michele Abbaticchio – Sindaco di Bitonto e Presidente del Coordinamento Istituzionale Piano Sociale di Zona Bitonto-Palo del Colle.

Rosanna Brienza – Docente – Referente C.T.S. “Nuove Tecnologie e Disabilità” – M.I.U.R. Bari,

Domenico Colasanto – Direttore Generale Asl Provincia di Bari,

Mario Giovanni Damiani – Neurologo – Esperto Nuove Tecnologie di Ausilio – Trani (Bari)

Rosa Franco – Presidente Centro Servizi al Volontariato “San Nicola” – Bari,

Elena Laudanna – Ingegnere Elettronico – Consulente Ausili Informatici – Roma

Salvatore Nocera – Avvocato – Vicepresidente Nazionale F.I.S.H. Onlus – Roma

Giovanni Procacci – Senatore della Repubblica – Bitonto (Bari)

Francesca Zampano – Dirigente Ufficio Integrazione Sociosanitaria – Regione Puglia – Bari

A coordinare i lavori Marilena Ciocia, Coordinatrice Area Disabilità – Associazione Più Valore.

L’evento è stato realizzato in rete con il Comune di Bitonto, l’I.P.S.S.C.T. S. Bitonto , l’Istituto Comprensivo “Don Tonino Bello” Palombaio-Mariotto, l’Istituto Comprensivo “Modugno-Rutigliano”, il 3° Circolo Didattico “G.Caiati” e la Rete delle Organizzazioni dell’Area  Disabilità – Bitonto, con il supporto del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola di Bari.

AVVISO:  Per partecipare all’evento del 24 maggio presso la sede del Convegno è obbligatoria la registrazione online  >>CLICCA QUI<<

 

Bitonto, 27 giugno 2011

Comunicato  stampa – Attività Consulta del Volontariato.

Sin da Ottobre  2010 abbiamo condiviso, quali rappresentanti delle Organizzazioni locali di Volontariato accreditate, l’importante impegno assunto con l’intera comunità  nella Consulta comunale del Volontariato, per la sua attività di partecipazione attiva alla vita politica, amministrativa e sociale della nostra Città, anche nella consapevolezza che il  2011 sarebbe  stato l’ Anno Europeo del Volontariato;  importante, quindi,  è stato promuovere e valorizzare  il ruolo del volontariato,  riconosciuto anche in sede comunitaria, come una delle “dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia”.

Insieme allo staff  dell’Ufficio di Presidenza della Consulta del Volontariato, abbiamo cercato, nel primo anno di attività, di rendere chiaramente noti e manifesti a tutti le aspettative che il Volontariato del Comune di Bitonto nutriva e gli obiettivi a cui mirava:  alla luce degli ultimi episodi, tuttavia,  gli stessi appaiono, purtroppo, sempre più di difficile raggiungimento, anche per semplici attività ordinarie,  per i molteplici ostacoli che una politica del “non fare” puntualmente oppone.

L’attività costante e instancabile delle singole Organizzazioni locali, il prestigio e l’ispirazione dei nostri concittadini protagonisti sociali, molte volte gratificati e premiati in altri ed autorevoli contesti per la competenza e la professionalità profusa in gratuità, non è ancora sufficiente per le locali autorità istituzionali a valorizzare le singole azioni, gli uomini e le donne che, volontariamente e senza le contaminazioni delle “aspettative personali” restituiscono prestigio all’intera comunità.

Quello che più offende l’intelligenza e indigna la sensibilità comune è  “percepirsi ignorati”, anche nei bilanci sociali, guardati dall’alto in basso e non incontrare l’avallo per il nostro “prezioso” lavoro che, senza rischio di smentita, contribuisce in misura sostanziale allo sviluppo armonioso della società stessa, laddove in altre Città italiane ed in tutta Europa la consapevolezza della peculiarità del volontariato è in aumento e lo stesso viene rafforzato e valorizzato per migliorare la qualità e il lavoro in rete.   Siamo ben consapevoli  che non a tutti gli amministratori soddisfa il “volontariato dei diritti”,  che  partecipa attivamente, rivendica prestazioni e tutela per la comunità, denuncia mancanze o carenze vistose, indica le possibili azioni per prevenire le situazioni di disagio, di bisogno e sempre più risponde alle necessità dei soggetti più deboli,  perché è capace di suscitare una presa di coscienza collettiva.   Non è da tutti  essere amministratori lungimiranti e saper interpretare,  accettare come preziosi e necessari “tutti i contributi di un volontariato attivo esigente”, sempre attento e presente, che sollecita le amministrazioni a rispondere alle necessità ed alle prerogative dei cittadini.  Siamo altresì consapevoli che  un certo tipo di volontariato acritico è ben accetto a qualunque gruppo di potere, perché non alza mai la propria voce a denunciare inadempienze, perché non sollecita ad affrontare i problemi, non entra mai in conflitto, non denuncia le varie forme di involuzione, ma vive e lascia vivere, incapace di investimenti nel futuro.  A queste logiche di potere, a questo tipo di volontariato, io e l’intero staff non ci stiamo e non ci allineeremo mai. Anche le azioni più scomode, quelle ritenute conflittuali,  sono necessarie se questo vuol dire  generare coscienze critiche, essere  soggetti politici autonomi, attori attivi, e non (protagonisti) passivi,  ascoltati nell’ operare per l’interesse dei cittadini che non hanno la possibilità di autodifendersi e non usati in modo “consolatorio” per mantenere lo status quo. È necessario, dunque, cambiare il modo di vedere e di intendere il ruolo del Volontariato nella nostra Città: solo così potranno esserci veri fattori di cambiamento della realtà e conquista di nuovi orizzonti.

Riteniamo doveroso, pertanto, manifestare con chiarezza che nelle prossime ore cercheremo ulteriormente i contatti istituzionali locali competenti, (Sindaco, Assessore alle Politiche Sociali, Presidente del Consiglio comunale, …) per un sostanziale impegno sul tema ed  un’intesa di prospettiva.

 

Lo staff  Ufficio di Presidenza Consulta del Volontariato

R. Cassano  – A. Caldarola  – L. Noviello