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Progetto ICF per l’inclusione delle persone con disabilità

Dal modello ICF dell’OMS alla progettazione nella scuola

“OLTRE le barriere”.  Il percorso comune: costruiamo la rete.

Le nuove Linee guida ministeriali per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità  (Agosto 2009) individuano nel modello I.C.F. (International Classification of Functioning, Health and Desease), redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, un linguaggio universale per classificare il funzionamento, la disabilità, la salute, ma soprattutto un approccio innovativo al tema dell’inclusione scolastica verso alunni e studenti con disabilità, per la profonda attenzione che tale modello riserva all’ambiente socio-culturale in cui tale persona vive e lavora.

Il MIUR – Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione  con bando del 2 settembre 2010 ha pubblicato il “Progetto ICF. Dal modello ICF dell’OMS alla progettazione dell’inclusione”,  con l’obiettivo di promuovere nella scuola il nuovo modello e diffondere un nuovo approccio all’integrazione focalizzato sul ruolo determinante che l’ambiente scolastico, nei suoi molteplici aspetti, svolge nell’effettiva integrazione degli alunni con disabilità.

I progetti vincitori del bando mirano, pertanto, ad applicare concretamente ed in via generalizzata la cultura del modello I.C.F. (International Classification of Fuctioning) nel processo di inclusione scolastica, particolarmente negli Istituti scolastici che hanno già avviato itinerari di ricerca in questo campo con il Piano di formazione nazionale I CARE.  Fondamentale, nel percorso progettuale, l’azione integrata nella pratica dell’inclusione, in rete tre le scuole, nell’applicazione del nuovo modello rivolto ad alunni e studenti con disabilità.

La Scuola Primaria Statale – 3^ Circolo Didattico “G. Caiati” (scuola capofila) –  già vincitrice del Bando “I Care” (a.s. 2008-2009) con il progetto “Apparteniamoci” –,  in rete con l’I.P.S.S.T.C. “T.Traetta”, la Scuola Sec. di primo grado “G.D.Rogadeo”, la Scuola Sec. di primo grado “C.Sylos”, il 1^CD “N.Fornelli”, il 2CD “V.F.Cassano” e con la collaborazione del Centro di Orientamento Risorse Educative e Didattiche a cura della Coop. Zip.h Onlus e dell’Associazione PiùValore Onlus  ha presentato a Bitonto  Lunedì 28 novembre 2011 il progetto  approvato ”Oltre le barriere. Il percorso comune: costruiamo la rete”.

La partecipazione all’evento, riservata al personale docente delle Istituzioni scolastiche partners, ha registrato la presenza di 50 destinatari esterni alla rete delle Istituzioni scolastiche partners.

Nel 1^ Appuntamento  – Lunedì 28 novembre 2011  – ore 15.30, tenutosi presso l’Aula Magna della Scuola Sec. primo grado “C.Sylos”  Via Matteotti, 139 – Bitonto,  è stato presentato il progetto dal Dirigente scolastico del 3^ CD “G.Caiati” prof. Nicola Siragusa.  L’evento ha registrato la presenza di 180 partecipanti  accreditati.   Relatore d’esperienza sul tema il  dott. Mario Giovanni Damiani – Neurologo – intervenuto su  “L’ICF come strumento per l’inclusione scolastica degli studenti diversamente abili:competenze. strategie e opportunità”.

Il 2^ Appuntamento –  Mercoledì 30 novembre 2011 – ore 16.00 ha annoverato la presenza del relatore prof. Giuseppe Elia – Preside Facoltà Scienze della formazione -, con un intervento su “ Il modello antropologico del nuovo sistema di classificazione”

Il progetto ora continua con i seguenti obiettivi :

  • Utilizzare la classificazione ICF e in particolare l’ICF-CY  per presentare lo studente con disabilità, durante il passaggio tra la scuola  primaria e la scuola secondaria  di I grado, attraverso un linguaggio comune e condiviso tra i  diversi caregivers.
  • Costruire strumenti di documentazione e comunicazione tra scuola e servizi socio-sanitari  e socio- educativi presenti nel territorio con l’utilizzo dell’ICF per la descrizione del funzionamento dello studente e per  la costruzione di un progetto di vita.
  • Sperimentare la costruzione di modelli operativi di miglioramento da applicare nelle singole scuole sia per la lettura dei bisogni dello studente con disabilità (e di tutti) sia per la progettazione di un nuovo PEI.
  • Analizzare criticamente gli strumenti utilizzati in ciascuna scuola, creare e monitorare i nuovi strumenti dell’inclusione scolastica,  attraverso la stesura di indicatori per l’osservazione della disabilità funzionale al contesto ambiente.
  • Ampliare le reti sociali delle persone con disabilità attraverso lo strumento Social Network di Blackstone per migliorare sia l’ambiente di vita, garantendo una maggiore partecipazione sociale anche attraverso l’uso delle tecnologie assistive.

Aggiornamenti sul progetto online sul network Facebook:

Progetto ICF per la disabilità – Oltre le barriere. Bitonto: 

Il Meeting del Volontariato è una grande festa di vita, nella quale la creatività e l’intrapresa umana si manifestano in tutta la loro bellezza e gioiosità. Per questo è rivolto a tutti: volontari, studenti, insegnanti, istituzioni e cittadini. Il Meeting di quest’anno intitolato “Riscoprire l’ideale per vivere il reale” cercherà di documentare come la quotidianità può essere vissuta in tutta la sua pienezza solo partendo dalla propria umanità, dalla propria intelligenza e affettività, desiderosi di cogliere il significato di tutto ciò che accade. Questo nesso con lo scopo, cioè con l’ideale, rende l’uomo capace di ricominciare sempre, di assumere delle responsabilità di fronte a se stesso e di fronte alla storia. La presenza dei volontari, gli incontri, le testimonianze, le mostre e gli spettacoli sono un’occasione per conoscere questo “strano” tipo di umanità, che è una vera rivoluzione per il nostro tempo.

Sandra Gernone – Direttore del CSV “San Nicola”

www.meetingdelvolontariato.com

MEETING DEL VOLONTARIATO 2011

Riscoprire l’ideale per vivere il reale

Bari 3 e 4 dicembre

Fiera del Levante
Ingresso Orientale
Padiglioni 09 e 10

INGRESSO GRATUITO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come arrivare:

Linee Bus – Bari

Linea 2/ – Piscine Comunali – Japigia/Polivalente
Linea 21 – Piscine Comunali – Madonna delle Grazie
Linea 22 – Piscine Comunali – Via Torre di Mizzo
Linea 27 – Piscine Comunali – Parco Domingo
Linea 53 – Piazza Moro – Q.re San Paolo

Nell’ambito del progetto europeo “Citizens for United Europe” (Cittadini per un’Europa Unita) finanziato dal programma Citizens, la Fondazione Caritas Ambrosiana  ha promosso un Concorso letterario sul ruolo del volontariato e della cittadinanza attiva per la costituzione dell’Europa; obiettivo sviluppare la consapevolezza del sistema di integrazione europea, basato sul dialogo interculturale e sul coinvolgimento attivo dei cittadini nella vita politica.         Per partecipare al concorso, riservato a tutti i cittadini maggiori di 18 anni di qualunque nazionalità, è stato proposto  un breve articolo inedito sul tema.

Il Presidente dell’Associazione Più Valore Onlus, Angelo Caldarola, è risultato tra i cinque vincitori italiani con il testo breve  “La diversità fa sistema”, un  viaggio-racconto tra la amata terra di Puglia e l’Europa alla ricerca di una nuova dimensione di appartenenza del volontario, oltre l’esperienza della gratuità.

“Nell’anno europeo del Volontariato ho voluto onorare la  terra di Bari e di Puglia” – ha dichiarato Caldarola – “con i suoi profumi e le sue meraviglie, i suoi fieri e solidali abitanti, immaginando un percorso sostenibile verso l’integrazione europea, senza svilire, tuttavia, il senso di appartenenza, il prezioso bagaglio culturale e soprattutto senza sacrificare l’amore passionale per un territorio splendido come il nostro, pur con le sue contraddizioni “.

“Anche la scelta del titolo, nell’articolo premiato, ho inteso onorare un progetto di percorso cittadino, oggi purtroppo interrotto, per una integrazione territoriale di tipo metropolitano mediante la valorizzazione di sistema delle diversità locali”

Questo prestigioso risultato consacra ulteriormente un percorso di valorizzazione e promozione per rilanciare, nel nostro territorio e in quello di Puglia, le iniziative integrate per l’Anno europeo del Volontariato.

Dopo la cerimonia di premiazione , che si terrà a breve Milano,  sarà disponibile al pubblico il testo dell’articolo premiato.

Al presidente Angelo Caldarola vanno le nostre congratulazioni ed i migliori auguri  per un “nobile” percorso europeo di integrazione e solidarietà.

Segue il testo dell’articolo.

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Da oltre due anni assistiamo “quasi impassibili” ai tagli radicali e indiscriminati effettuati dal Ministro Tremonti e dai rispettivi Assessorati della Regione Puglia. Risorse e politiche per i diritti delle persone con disabilità! È questa la netta e forte istanza che proviene, in modo compatto, dalle organizzazioni delle persone con disabilità.

Tagli alle Politiche Sanitarie e Sociali che hanno spinto le tante Persone con disabilità, ad una emarginazione riabilitativa, sociale ed economica. Nel 2012, con la scomparsa anche del residuato Fondo per le Politiche Sociali, si raschierà il fondo del barile. Si stima che nel centro nord i miseri servizi esistenti verranno decurtati del 20% e nel centro sud del 50%, oltre a quando già ridotto nel 2011 con l’estinzione del Fondo per la Non Autosufficienza ecc. Non è sufficiente nemmeno il colpo d’ala del Ministro Sacconi, secondo il quale le riduzioni si ascriverebbero ad un aumento del Fondo Sanitario Nazionale. La crescente riduzione dei fondi destinati alle politiche sociali, familiari e occupazionali sta non solo impedendo la realizzazione dei Livelli Essenziali delle prestazioni sociali ma porterà in brevissimo tempo all’azzeramento dei diritti fin qui goduti, come progetti per la vita indipendente per tutti, centri diurni ecc.;

I tagli alla spesa sanitaria e il nuovo Piano sulla Riabilitazione stanno seriamente compromettendo il diritto alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione con futuri aggravi della spesa pubblica per le spese assistenziali e la neo istituzionalizzazione cui le famiglie delle persone con disabilità grave, non solo intellettiva, andranno incontro con crescenti oneri finanziari a proprio carico; I criteri sanitari vengono utilizzati come clava per vessare le persone con disabilità e non per predisporre una vera presa in carico e realizzare il progetto di vita co-progettato dalla Persona o della famiglia o dall’amministratore di sostegno. I fenomeni di istituzionalizzazione mai risolti, nonostante le norme e le buone pratiche del Paese, rischiano di finire nel totale disinteresse della comunità nazionale, insieme al fenomeno della coercizione che vìola la dignità umana e si configura come tortura e trattamento inumano;

I tagli indiscriminati alla spesa per l’istruzione statale con conseguente sovraffollamento delle classistanno determinando forme di concentrazione di soli alunni con disabilità in totale violazione della normativa apparentemente integra sull’inclusione scolastica; Per supplire alla riduzione della spesa pubblica il Governo propone la retorica del valore del dono che concretamente significa delega delle funzioni pubbliche alla pura beneficenza ed assistenza privata con nessuna garanzia di qualità delle prestazione e di rispetto della dignità e dei diritti delle persone con disabilità. Uno scenario drammatico che penalizza migliaia di famiglie sovraccaricandole paurosamente e impoverendole ulteriormente.

Una prospettiva ancora più cupa visti anche i tagli alle politiche per il lavoro delle persone con disabilità e le sempre più risicate risorse per la scuola. In sintesi 340milioni di euro in nuove tasse regionali! di cui: 100milioni dall’IRPEF, 45milioni dai tikets ricetta, 140milioni dall’IRAP, 13milioni dalla tassa rifiuti, 25milioni dall’addizionale Cees e 15milioni dalla benzina. A tutto ciò bisogna aggiungere che la Regione introita dallo Stato il fondo per la non autosufficienza, una integrazione del Fondo Sanitario Nazionale 2011 pari a 130milioni di euro in più rispetto al 2010. A questo si aggiunge un implacabile, quanto inefficace e costosa crociata contro le presunte “false invalidità”, che maschera in modo malcelato la volontà politica di tagliare le pensioni ai veri invalidi e malati cronici, insomma a chi davvero vive di quei miseri 250 euro mensili. Infatti, quotidianamente si assiste a revoche indiscriminate di pensioni e indennità, anche a persone con grave disabilità.

E’ sotto gli occhi di tutti che l’Italia è il paese che già spendeva poco per le politiche sociali: in rapporto al PIL stanziava meno della Polonia ed era al passo con la Bulgaria, ma ora spende ancora di meno. Smantellando un sistema pur minimo di protezione, gli effetti sociali avvertiranno sull’emarginazione, sull’impoverimento e sul rischio di istituzionalizzazione. Risorse e politiche per i diritti civili e sociali! È questa la netta e forte istanza che proviene, in modo compatto, dalle organizzazioni delle Persone con disabilità.

Per queste ragioni la FISH Puglia ha deciso di dire: BASTA Il Tempo è esaurito e la nostra azione di protesta è urgente.

La FISH Puglia e le 39 Associazioni federate, giovedì 30 giugno 2011, dalle ore 9,30 attiverà un presidio con gazebo sul Lungomare di Bari (di fronte alla sede della Presidenza regionale) affinché il Presidente Vendola (e gli Assessori alle Politiche Sociali e della Salute) convochi l’esecutivo regionale FISH e assuma un impegno scritto sul futuro prossimo delle Persone con Disabilità e loro Famiglie.

fonte: www.fishpuglia.it

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Bitonto, 27 giugno 2011

Comunicato  stampa – Attività Consulta del Volontariato.

Sin da Ottobre  2010 abbiamo condiviso, quali rappresentanti delle Organizzazioni locali di Volontariato accreditate, l’importante impegno assunto con l’intera comunità  nella Consulta comunale del Volontariato, per la sua attività di partecipazione attiva alla vita politica, amministrativa e sociale della nostra Città, anche nella consapevolezza che il  2011 sarebbe  stato l’ Anno Europeo del Volontariato;  importante, quindi,  è stato promuovere e valorizzare  il ruolo del volontariato,  riconosciuto anche in sede comunitaria, come una delle “dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia”.

Insieme allo staff  dell’Ufficio di Presidenza della Consulta del Volontariato, abbiamo cercato, nel primo anno di attività, di rendere chiaramente noti e manifesti a tutti le aspettative che il Volontariato del Comune di Bitonto nutriva e gli obiettivi a cui mirava:  alla luce degli ultimi episodi, tuttavia,  gli stessi appaiono, purtroppo, sempre più di difficile raggiungimento, anche per semplici attività ordinarie,  per i molteplici ostacoli che una politica del “non fare” puntualmente oppone.

L’attività costante e instancabile delle singole Organizzazioni locali, il prestigio e l’ispirazione dei nostri concittadini protagonisti sociali, molte volte gratificati e premiati in altri ed autorevoli contesti per la competenza e la professionalità profusa in gratuità, non è ancora sufficiente per le locali autorità istituzionali a valorizzare le singole azioni, gli uomini e le donne che, volontariamente e senza le contaminazioni delle “aspettative personali” restituiscono prestigio all’intera comunità.

Quello che più offende l’intelligenza e indigna la sensibilità comune è  “percepirsi ignorati”, anche nei bilanci sociali, guardati dall’alto in basso e non incontrare l’avallo per il nostro “prezioso” lavoro che, senza rischio di smentita, contribuisce in misura sostanziale allo sviluppo armonioso della società stessa, laddove in altre Città italiane ed in tutta Europa la consapevolezza della peculiarità del volontariato è in aumento e lo stesso viene rafforzato e valorizzato per migliorare la qualità e il lavoro in rete.   Siamo ben consapevoli  che non a tutti gli amministratori soddisfa il “volontariato dei diritti”,  che  partecipa attivamente, rivendica prestazioni e tutela per la comunità, denuncia mancanze o carenze vistose, indica le possibili azioni per prevenire le situazioni di disagio, di bisogno e sempre più risponde alle necessità dei soggetti più deboli,  perché è capace di suscitare una presa di coscienza collettiva.   Non è da tutti  essere amministratori lungimiranti e saper interpretare,  accettare come preziosi e necessari “tutti i contributi di un volontariato attivo esigente”, sempre attento e presente, che sollecita le amministrazioni a rispondere alle necessità ed alle prerogative dei cittadini.  Siamo altresì consapevoli che  un certo tipo di volontariato acritico è ben accetto a qualunque gruppo di potere, perché non alza mai la propria voce a denunciare inadempienze, perché non sollecita ad affrontare i problemi, non entra mai in conflitto, non denuncia le varie forme di involuzione, ma vive e lascia vivere, incapace di investimenti nel futuro.  A queste logiche di potere, a questo tipo di volontariato, io e l’intero staff non ci stiamo e non ci allineeremo mai. Anche le azioni più scomode, quelle ritenute conflittuali,  sono necessarie se questo vuol dire  generare coscienze critiche, essere  soggetti politici autonomi, attori attivi, e non (protagonisti) passivi,  ascoltati nell’ operare per l’interesse dei cittadini che non hanno la possibilità di autodifendersi e non usati in modo “consolatorio” per mantenere lo status quo. È necessario, dunque, cambiare il modo di vedere e di intendere il ruolo del Volontariato nella nostra Città: solo così potranno esserci veri fattori di cambiamento della realtà e conquista di nuovi orizzonti.

Riteniamo doveroso, pertanto, manifestare con chiarezza che nelle prossime ore cercheremo ulteriormente i contatti istituzionali locali competenti, (Sindaco, Assessore alle Politiche Sociali, Presidente del Consiglio comunale, …) per un sostanziale impegno sul tema ed  un’intesa di prospettiva.

 

Lo staff  Ufficio di Presidenza Consulta del Volontariato

R. Cassano  – A. Caldarola  – L. Noviello