Il quadro internazionale ed europeo nelle politiche di inclusione delle persone con disabilità

Europa Disabilità

Strategia europea sulla disabilità 2021-2030: un rinnovato impegno per un’Europa senza barriere.

Nel mondo quasi una persona su cinque convive con una forma riconosciuta di disabilità; in Europa una persona su sei, circa 80 milioni di persone.

Nel corso dell’intera vita tutti sviluppiamo una qualche forma di limitazione, della vista, dell’udito, della manualità o della facoltà di apprendimento; questo, tuttavia, non dovrebbe rappresentare un ostacolo alla percezione di benessere, alla salvaguardia della propria autonomia, alla parità di accesso ai posti di lavoro, alla fruizione di servizi pubblici o all’utilizzo di dispositivi o tecnologie.

Eppure i dati statistici  – rilevano che le persone con disabilità sono più povere degli altri cittadini dell’Unione europea, trovano meno opportunità di lavoro, le loro possibilità di godere della propria autonomia, di beni e servizi quali l’istruzione, la sanità, i trasporti, gli alloggi e la tecnologia sono più limitate.
Per contrastare la discriminazione ancora esistente in tema e affrontare in tutta l’UE, con modalità omogenee, le tante forme di barriere è stata adottata dalla Commissione europea a marzo 2021 la “Strategia europea sulla disabilità 2021-2030″.

La Strategia si basa sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità di cui l’UE è firmataria e tiene conto dell’esperienza del Piano d’azione sulla disabilità 2004-2010 e della Strategia europea sulla disabilità 2010-2020.

Tre gli intenti principali:

  1. la cooperazione tra la Commissione europea e gli Stati Membri
  2. la piena partecipazione delle persone con disabilità
  3. l’inserimento della disabilità nella formulazione delle politiche comunitarie.

Gli obiettivi della Strategia sono perseguiti da azioni in otto settori prioritari :

  • Accessibilità: rendere beni e servizi accessibili alle persone con disabilità e promuovere il mercato dei dispositivi di assistenza.
  • Partecipazione: assicurare che le persone con disabilità godono tutti i benefici della cittadinanza europea; eliminare gli ostacoli alla partecipazione      paritaria alla vita pubblica e le attività per il tempo libero, promuovere la fornitura di qualità dei servizi basati sulla comunità.
  • Uguaglianza: combattere la discriminazione fondata sulla disabilità e promuovere le pari opportunità.
  • Occupazione: aumentare in modo significativo la quota di persone con disabilità che lavorano nel mercato del lavoro aperto.
  • Istruzione e formazione: promuovere l’integrazione scolastica e l’apprendimento permanente per gli studenti e gli alunni con disabilità.
  • Protezione sociale: promuovere condizioni di vita decenti, combattere la povertà e l’esclusione sociale.
  • Salute: promuovere la parità di accesso ai servizi sanitari e relative strutture.
  • Azioni esterne: promuovere i diritti delle persone con disabilità, l’allargamento dell’UE e dei programmi internazionali di sviluppo

Entro la fine del 2023, la Commissione europea elaborerà in una relazione l’attuazione delle azioni ed i progressi a livello nazionale, per rendere il quadro complessivo dell’UE al comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

(…) La Commissione si baserà su statistiche e dati raccolti per illustrare l’evoluzione delle disparità tra le persone con disabilità e la popolazione nel suo insieme e per definire indicatori sulla disabilità legati agli obiettivi della strategia Europa 2030 in materia di istruzione, occupazione e riduzione della povertà. Questo darà occasione di rivedere la strategia e le azioni. Una relazione supplementare della Commissione è programmata per il 2026.

Riteniamo fondamentale concludere questa prima parte riportando testualmente le conclusioni definite già nella “Strategia europea sulla disabilità 2010-2020”:

(…) La presente strategia ha lo scopo di sfruttare tutte le potenzialità combinate della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea e della Convenzione dell’ONU, nonché di ricorrere pienamente alla strategia Europa 2020 e ai relativi strumenti. La strategia mette in movimento una procedura destinata a rinforzare la posizione delle persone con disabilità così che esse possano partecipare pienamente alla società su una base di uguaglianza con gli altri. Tenuto conto dell’invecchiamento demografico in Europa, queste azioni avranno un impatto concreto sulla qualità della vita di una parte sempre più importante della popolazione. Le istituzioni dell’UE e gli Stati membri sono invitati a collaborare nel quadro della presente strategia al fine di costruire un’Europa senza barriere per tutti.

La nuova strategia 2021-2030 contribuirà a realizzare le  priorità della presidente von der Leyen di costruire un’Unione di uguaglianza e realizzare il pilastro europeo dei diritti sociali .

L’obiettivo della nuova strategia è compiere progressi per garantire che tutte le persone con disabilità in Europa, indipendentemente dal sesso, dalla razza o dall’origine etnica, dalla religione o dalle convinzioni personali, dall’età o dall’orientamento sessuale, possano

  • godere dei loro diritti umani
  • avere pari opportunità e parità di accesso alla società e all’economia
  • essere in grado di decidere dove, come e con chi vivere
  • circolare liberamente nell’UE indipendentemente dalle loro esigenze di assistenza
  • non essere più vittime di discriminazioni.

Inoltre tiene conto dei rischi dello svantaggio multiplo affrontati da donne, bambini, anziani, rifugiati con disabilità e persone con difficoltà socioeconomiche, e promuove una prospettiva intersettoriale in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).

APPROFONDIMENTO

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
Nuove tecnologie e disabilità