COMUNICATO  STAMPA – 

Marilena Ciocia, Segreteria  Comitato Consultivo Misto  DSS3 ASL Bari –

 Luigi  Aresta,  Coordinamento Operativo Assemblea CCM ASL Bari.

Dismissione ospedale:  sorge a Bitonto il “Centro Servizi Sanitari Territoriali”  ASL BA  nell’ambito del Distretto Socio Sanitario n.3  – Bitonto-Palo del Colle

 

Il cambiamento di rotta del Servizio Sanitario Regionale pugliese imposto in questa fase di crisi economica nella prospettiva di un potenziamento dei servizi sanitari territoriali di prossimità, efficienti e funzionali, all’interno di modelli e percorsi assistenziali innovativi, non può che passare attraverso  una politica innovativa di programmazione condivisa e partecipata con i cittadini-utenti.

Il Comitato Consultivo Misto (CCM) della ASL Bari, con le sue articolazioni distrettuali, è l’organismo istituzionale di partecipazione delle Organizzazioni dei cittadini, preposto per contribuire nelle scelte delle politiche di settore, come previsto dalla Legge Regionale 25/2006.

Il percorso di condivisione, all’interno del CCM del Distretto 3 Bitonto-Palo del Colle, compiuto negli ultimi mesi con la Direzione Generale ASL BA – attualmente con il dott. Domenico Colasanto,  e con la Direzione del Distretto n.3 –  con il dott. P. De Leonardis -, ha consentito di delineare con chiarezza i bisogni assistenziali di prossimità e la necessità di assicurare a Bitonto, Palombaio, Mariotto e Palo del Colle il  “potenziamento” dei servizi sanitari territoriali previsto dal Reg. Reg. Puglia  18/2010 e smi.

Fondamentale, innanzitutto, è stata la definizione di ”Centro Servizi Sanitari Territoriali” per individuare la tipologia di struttura da realizzare a Bitonto in sostituzione dell’ospedale, ove sperimentare un nuovo “sistema filtro” di collegamento tra “ospedale, servizi sanitari e socio assistenziali territoriali” della ASL Bari, in grado di attivare in prossimità “percorsi” di accoglienza, presa in carico ed assistenza nei confronti della rilevante utenza afferente, particolarmente quella fragile, limitandone le vessazioni e decongestionando, di conseguenza, gli Ospedali limitrofi.

Nel percorso istituzionale le Organizzazioni hanno portato all’attenzione i dati riferiti alla popolazione residente nell’ambito territoriale  a rischio disagi, per incentrare (vedi Piano Regionale della Salute 2008-2010 – Piano delle Politiche Sociali 2009-2011) le prospettive dei servizi sanitari da implementare e l’assistenza socio-sanitaria da erogare in prossimità:

10mila anziani oltre i 65 anni (14% della popolazione), 17mila minori (21% della pop.) a cui si devono aggiungere i pazienti “cronici”, che hanno diritto all’esenzione per patologia, e le “nuove povertà”, una dimensione in aumento, a doppio rischio sociale, da considerare anche per la programmazione dei percorsi di prevenzione.

Nell’analisi necessario aggiungere anche i minori con disabilità  (1% della popolazione) e gli adulti (3% della pop.), per i quali non sono mai state attivate corsie preferenziali o servizi personalizzati.

Significativo è stato l’impegno profuso dalle Direzioni (Generale e Distrettuale) in questi ultimi mesi per il completamento dei lavori già avviati di adeguamento strutturale parziale e per la consegna dell’ala prospiciente Via G. Rossini, ove sarà allocato il Punto di Primo intervento ed il 118,  dell’area, oggi accogliente, dedicata al CUP/Ticket nonché dei locali destinati alla Porta Unica di Accesso (ex ambulatorio di Cardiologia).

Resta, tuttavia, ancora l’impegno per la Direzione Generale di consentire la reale conversione della struttura ospedaliera in una efficiente struttura sanitaria territoriale.

Ancora da dipanare, infatti, i nodi assistenziali essenziali da implementare/potenziare, tra i quali…

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Nell’ambito del progetto europeo “Citizens for United Europe” (Cittadini per un’Europa Unita) finanziato dal programma Citizens, la Fondazione Caritas Ambrosiana  ha promosso un Concorso letterario sul ruolo del volontariato e della cittadinanza attiva per la costituzione dell’Europa; obiettivo sviluppare la consapevolezza del sistema di integrazione europea, basato sul dialogo interculturale e sul coinvolgimento attivo dei cittadini nella vita politica.         Per partecipare al concorso, riservato a tutti i cittadini maggiori di 18 anni di qualunque nazionalità, è stato proposto  un breve articolo inedito sul tema.

Il Presidente dell’Associazione Più Valore Onlus, Angelo Caldarola, è risultato tra i cinque vincitori italiani con il testo breve  “La diversità fa sistema”, un  viaggio-racconto tra la amata terra di Puglia e l’Europa alla ricerca di una nuova dimensione di appartenenza del volontario, oltre l’esperienza della gratuità.

“Nell’anno europeo del Volontariato ho voluto onorare la  terra di Bari e di Puglia” – ha dichiarato Caldarola – “con i suoi profumi e le sue meraviglie, i suoi fieri e solidali abitanti, immaginando un percorso sostenibile verso l’integrazione europea, senza svilire, tuttavia, il senso di appartenenza, il prezioso bagaglio culturale e soprattutto senza sacrificare l’amore passionale per un territorio splendido come il nostro, pur con le sue contraddizioni “.

“Anche la scelta del titolo, nell’articolo premiato, ho inteso onorare un progetto di percorso cittadino, oggi purtroppo interrotto, per una integrazione territoriale di tipo metropolitano mediante la valorizzazione di sistema delle diversità locali”

Questo prestigioso risultato consacra ulteriormente un percorso di valorizzazione e promozione per rilanciare, nel nostro territorio e in quello di Puglia, le iniziative integrate per l’Anno europeo del Volontariato.

Dopo la cerimonia di premiazione , che si terrà a breve Milano,  sarà disponibile al pubblico il testo dell’articolo premiato.

Al presidente Angelo Caldarola vanno le nostre congratulazioni ed i migliori auguri  per un “nobile” percorso europeo di integrazione e solidarietà.

Segue il testo dell’articolo.

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“Attivare una vera e propria  ‘resistenza sociale’ contro la precarizzazione dei servizi sanitari di prossimità,  con l’invito rivolto anche ai singoli operatori sanitari (già cittadini), che finora hanno garantito a Bitonto con assiduità e con non poche difficoltà l’erogazione effettiva dei servizi rivolti all’utenza, a continuare il percorso di assistenza sanitaria professionale, umana, deontologica”.

Poche luci e tante ombre: questo il risultato dell’incontro di giovedì pomeriggio (14 luglio) tra il Commissario Straordinario della ASL Bari, il bitontino Domenico Colasanto, e la cabina di regìa, promossa, è bene ricordarlo, dallo stesso Assessore alla Sanità Tommaso Fiore  nell’incontro istituzionale tenutosi a Bari il 26 febbraio u.s. ed attivata dall’ex Direttore ASL BA Pansini.

“L’incontro è stato certamente importante e necessario”, affermano la Presidente della Consulta, Prof.ssa Rosalba Cassano, e la referente l’area della disabilità, Sig.ra Marilena Ciocia, “a cui hanno partecipato  il Direttore del Distretto  Bitonto-Palo del Colle – Dott. De Leonardis, il Dott. F.Scauro e l’Avv. F.P.Ricci”.

“Abbiamo ribadito chiaramente al Commissario Straordinario della ASL BA Colasanto la necessità di porre la “centralità della persona e la sua dignità” nelle azioni congiunte da programmare ed intraprendere, come previsto e condiviso dai cittadini pugliesi nel percorso del Piano Regionale della Salute, un principio fondamentale che non può venire meno, nemmeno quando bisogna applicare,  sulla salute dei cittadini,  un Piano economico di rientro del disavanzo regionale, perché in realtà, in questo difficile momento storico, è proprio sui cittadini e sulla fascia più debole della popolazione che ricadono le conseguenze più gravi”.

“Il dott. Colasanto  sa bene  che proprio i cittadini di Bitonto sono da anni vessati da continue progressive politiche regionali di depotenziamento dei servizi ASL BA di prossimità, senza ottenere in cambio nulla di reale ma solo ipotesi, e non si può certo ancora continuare, nel 2011, ad assistere ‘alla sordità’ o all’inerzia di tutti gli interlocutori istituzionali dinanzi alla rivendicazione per i bisogni reali della comunità, particolarmente per le fasce di popolazione fragile (anziani, minori, persone con disabilità, utenti con patologie croniche e/o gravi, nuove povertà) che si sentono oggi ripudiati, raggirati, discriminati  senza nessuna forma di garanzia assistenziale di prossimità alternativa nel Diretto Socio Sanitario n.3”.

Le due rappresentanti denunciano che i disagi quotidiani dei cittadini ormai da due anni sono all’ordine del giorno e che non è stato  ancora applicato  il  Regolamento regionale n. 18 del 16/12/2010 di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia per l’anno 2010, che all’art.4 prevede chiaramente, con la chiusura dell’ospedale di Bitonto, il potenziamento dei servizi sanitari di prossimità.   “La chiusura del nostro ospedale è stata fatta  ex abrupto e la gente d’improvviso si è trovata dall’oggi al domani senza un ospedale, nel caos assistenziale totale e senza punti di riferimento; è mancata nuovamente con colpa una fase intermedia di assestamento e di compensazione dei servizi di assistenza, tra disattivazioni ed attivazioni,  a discapito della povera gente”.

“Denunciamo inoltre l’incapacità da parte dei vertici istituzionali di guardare la questione sanità dalla parte del cittadino debole, e “…non di coloro che hanno possibilità…”  e ci auguriamo  che la proposta della cabina di regìa,  già condivisa con il precedente Direttore Pansini che  l’aveva  peraltro accolta positivamente, ossia quella di vedere Bitonto centro- pilota per un nuovo modello assistenziale di prossimità, possa essere condivisa ed implementata  immediatamente dal CommissarioStraordinario  Colasanto .

Su questo noi non faremo sconti a nessuno” dichiarano Cassano e  Ciocia, “perché il potenziamento è atto dovuto della ASL , come prescrive la norma regionale” e dovrà riguardare anche il  Punto di Primo Intervento, la Medicina Fisica e Riabilitazione, il Laboratorio Analisi,  il Servizio TAO e tutti i servizi essenziali di prossimità (Cardiologia, Ortopedia Radiologia, Ginecologia, Pediatria, ecc.) come previsti dal Piano Regionale della Salute vigente, a tutela della popolazione che vive disagi.
Certamente siamo contente che la deliberazione ASL BA n.999 del 30 maggio scorso (riguardante tutti i servizi di Day service Medici e Chirurgici quale primo step del percorso di potenziamento prescritto dalla norma regionale per i territori interessati dalle dismissioni degli ospedali) è stata oggetto di analisi attenta e responsabile, ma non  basta. Bisogna ora procedere e lavorare perché ci sono  altre priorità che interessano la nostra comunità e il nostro territorio, che comprende anche Palombaio, Mariotto e Palo del Colle”.

Ci dispiace”- conclude Marilena Ciocia – che il Dott. Colasanto abbia liquidato tra l’altro in fretta la questione della Medicina Fisica e  Riabilitazione rivolta alla popolazione anziana e/o con disabilità, alla luce anche delle dichiarazioni fatte dal Dott. Carbonara dell’ASL Bari, Direttore  dell’area gestione tecnica ASL BA il quale invece, davanti a tutta la cabina di regìa, ha garantito che entro quest’anno saranno avviati i lavori di sistemazione dell’area  da destinare completamente ai servizi di riabilitazione.  Noi continueremo puntualmente, dinanzi alle numerose colpevoli inerzie ed ai molteplici disagi, a chiedere conto ai tanti responsabili di tutte le vessazioni provocate e inviteremo ad incontrarci nuovamente e a breve con il Direttore Colasanto, per sentire con più dovizia le azioni intraprese e le soluzioni per le altre problematiche che dobbiamo necessariamente risolvere”.


E il libretto di  di un 93enne partigiano francese diventa un caso editoriale e sociale.  Si chiama Stéphane Hessel, partecipò alla resistenza durante la seconda guerra mondiale. Ed è stato subito dopo uno dei redattori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Niente di glamour, insomma. Hessel è un vecchio signore, dall’apparenza (solo quella) stanca e desueta.     Ebbene, nei mesi scorsi ha preso carta e penna e ha scritto un opuscolo di 32 pagine dal titolo «Indignez-vous!».    Come dire: INDIGNATEVI!  Abbiate la forza di arrabbiarvi.    Hessel mette in guardia i francesi dal degrado sociale, economico e politico che sta attraversando il paese, ma questa lezione in realtà vale per tutti, soprattutto per noi italiani  (ndr.  e perchè no… anche di noi bitontini ).

“Indignatevi!” è una piccola grande perla, una luce nelle tenebre che trasmette un messaggio tanto chiaro e semplice, quanto indispensabile.
Nell’antichità l’uomo anziano rappresentava saggezza, sapere e conoscenza. Stèphane Hessel si riappropria di quel compito di guida con un libro tanto semplice quanto fondamentale.

Indignarsi vuol dire non cedere, non essere indifferenti. Indignarsi vuol dire impegnarsi per il bene comune.
Troppo spesso ascolto le voci dei miei coetanei, così poco interessati alla politica e all’attualità, che non capiscono che informarsi, e poi indignarsi, è il primo passo per creare un mondo migliore.
Seguire le vicende dei politici, ad esempio,  non vuol dire interessarsi al gossip, ma è importante perché ci porta a saper distinguere un comportamento corretto da uno sbagliato.

D.Bastianelli – radiopereira.it

A seguito dell’avvicendamento ai vertici della ASL Bari, la Cabina di regia per il potenziamento dei servizi sanitari di prossimità, costituita a seguito di un incontro con l’Assessore T.Fiore lo scorso 26 febbraio, sollecita il prosieguo del percorso intrapreso.

Oggi rappresentiamo la preoccupazione di veder rallentare o addirittura fermare il lungo e difficoltoso percorso di partecipazione già intrapreso – che per la prima volta ha visto la parte politico-istituzionale, i vertici Asl, i rappresentanti regionali della sanità e delle organizzazioni/associazioni di volontariato e dell’area afferente la disabilità condividere collegialmente un’intesa in tal senso – e che nelle more, tale indugio possa essere artatamente associato al nuovo assetto direzionale ASL BA.

Richiederemo con forza la  ripresa delle attività collegiali a sostegno dell’applicazione di un nuovo modello di assistenza sanitaria ASL BA incentrato sulla “persona”, come previsto nel Piano regionale della Salute, con servizi sanitari di prossimità  funzionali, di qualità ed innovativi,  che dia finalmente respiro all’attuale grave congestione degli ospedali limitrofi di “eccellenza” e che invece oggi penalizza proprio gli utenti in condizione di “fragilità”.

Resta fermo l’impegno, anche della nostra Organizzazione, a tutela delle fasce di popolazione più fragile e sosterremo con forza i percorsi di potenziamento previsti dalla norma regionale dei servizi sanitari ASL BA di prossimità erogati Bitonto, sia in termini di risorse umane, strutturali, logistiche, gestionali sia per il SUPPORTO ADEGUATO all’attuale coordinamento di direzione in loco.  Saranno in particolare richiesti il potenziamento dei Servizi di Pronto Soccorso-P.P.I. avanzato, del Laboratorio Analisi e TAO, del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione nonchè di tutti i servizi afferenti a livelli essenziali di assistenza, ambulatoriali e domiciliari, così come già condivisi collegialmente quali prospettive “funzionali ed innovative” con il precedente Direttore Generale e con tutti gli autorevoli attori della cabina di regia.   Vigileremo puntualmente e denunceremo ad horas tutti i casi di continuo depotenziamento che già in questo periodo di transizione si sono verificati.

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Da oltre due anni assistiamo “quasi impassibili” ai tagli radicali e indiscriminati effettuati dal Ministro Tremonti e dai rispettivi Assessorati della Regione Puglia. Risorse e politiche per i diritti delle persone con disabilità! È questa la netta e forte istanza che proviene, in modo compatto, dalle organizzazioni delle persone con disabilità.

Tagli alle Politiche Sanitarie e Sociali che hanno spinto le tante Persone con disabilità, ad una emarginazione riabilitativa, sociale ed economica. Nel 2012, con la scomparsa anche del residuato Fondo per le Politiche Sociali, si raschierà il fondo del barile. Si stima che nel centro nord i miseri servizi esistenti verranno decurtati del 20% e nel centro sud del 50%, oltre a quando già ridotto nel 2011 con l’estinzione del Fondo per la Non Autosufficienza ecc. Non è sufficiente nemmeno il colpo d’ala del Ministro Sacconi, secondo il quale le riduzioni si ascriverebbero ad un aumento del Fondo Sanitario Nazionale. La crescente riduzione dei fondi destinati alle politiche sociali, familiari e occupazionali sta non solo impedendo la realizzazione dei Livelli Essenziali delle prestazioni sociali ma porterà in brevissimo tempo all’azzeramento dei diritti fin qui goduti, come progetti per la vita indipendente per tutti, centri diurni ecc.;

I tagli alla spesa sanitaria e il nuovo Piano sulla Riabilitazione stanno seriamente compromettendo il diritto alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione con futuri aggravi della spesa pubblica per le spese assistenziali e la neo istituzionalizzazione cui le famiglie delle persone con disabilità grave, non solo intellettiva, andranno incontro con crescenti oneri finanziari a proprio carico; I criteri sanitari vengono utilizzati come clava per vessare le persone con disabilità e non per predisporre una vera presa in carico e realizzare il progetto di vita co-progettato dalla Persona o della famiglia o dall’amministratore di sostegno. I fenomeni di istituzionalizzazione mai risolti, nonostante le norme e le buone pratiche del Paese, rischiano di finire nel totale disinteresse della comunità nazionale, insieme al fenomeno della coercizione che vìola la dignità umana e si configura come tortura e trattamento inumano;

I tagli indiscriminati alla spesa per l’istruzione statale con conseguente sovraffollamento delle classistanno determinando forme di concentrazione di soli alunni con disabilità in totale violazione della normativa apparentemente integra sull’inclusione scolastica; Per supplire alla riduzione della spesa pubblica il Governo propone la retorica del valore del dono che concretamente significa delega delle funzioni pubbliche alla pura beneficenza ed assistenza privata con nessuna garanzia di qualità delle prestazione e di rispetto della dignità e dei diritti delle persone con disabilità. Uno scenario drammatico che penalizza migliaia di famiglie sovraccaricandole paurosamente e impoverendole ulteriormente.

Una prospettiva ancora più cupa visti anche i tagli alle politiche per il lavoro delle persone con disabilità e le sempre più risicate risorse per la scuola. In sintesi 340milioni di euro in nuove tasse regionali! di cui: 100milioni dall’IRPEF, 45milioni dai tikets ricetta, 140milioni dall’IRAP, 13milioni dalla tassa rifiuti, 25milioni dall’addizionale Cees e 15milioni dalla benzina. A tutto ciò bisogna aggiungere che la Regione introita dallo Stato il fondo per la non autosufficienza, una integrazione del Fondo Sanitario Nazionale 2011 pari a 130milioni di euro in più rispetto al 2010. A questo si aggiunge un implacabile, quanto inefficace e costosa crociata contro le presunte “false invalidità”, che maschera in modo malcelato la volontà politica di tagliare le pensioni ai veri invalidi e malati cronici, insomma a chi davvero vive di quei miseri 250 euro mensili. Infatti, quotidianamente si assiste a revoche indiscriminate di pensioni e indennità, anche a persone con grave disabilità.

E’ sotto gli occhi di tutti che l’Italia è il paese che già spendeva poco per le politiche sociali: in rapporto al PIL stanziava meno della Polonia ed era al passo con la Bulgaria, ma ora spende ancora di meno. Smantellando un sistema pur minimo di protezione, gli effetti sociali avvertiranno sull’emarginazione, sull’impoverimento e sul rischio di istituzionalizzazione. Risorse e politiche per i diritti civili e sociali! È questa la netta e forte istanza che proviene, in modo compatto, dalle organizzazioni delle Persone con disabilità.

Per queste ragioni la FISH Puglia ha deciso di dire: BASTA Il Tempo è esaurito e la nostra azione di protesta è urgente.

La FISH Puglia e le 39 Associazioni federate, giovedì 30 giugno 2011, dalle ore 9,30 attiverà un presidio con gazebo sul Lungomare di Bari (di fronte alla sede della Presidenza regionale) affinché il Presidente Vendola (e gli Assessori alle Politiche Sociali e della Salute) convochi l’esecutivo regionale FISH e assuma un impegno scritto sul futuro prossimo delle Persone con Disabilità e loro Famiglie.

fonte: www.fishpuglia.it

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Bitonto, 27 giugno 2011

Comunicato  stampa – Attività Consulta del Volontariato.

Sin da Ottobre  2010 abbiamo condiviso, quali rappresentanti delle Organizzazioni locali di Volontariato accreditate, l’importante impegno assunto con l’intera comunità  nella Consulta comunale del Volontariato, per la sua attività di partecipazione attiva alla vita politica, amministrativa e sociale della nostra Città, anche nella consapevolezza che il  2011 sarebbe  stato l’ Anno Europeo del Volontariato;  importante, quindi,  è stato promuovere e valorizzare  il ruolo del volontariato,  riconosciuto anche in sede comunitaria, come una delle “dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia”.

Insieme allo staff  dell’Ufficio di Presidenza della Consulta del Volontariato, abbiamo cercato, nel primo anno di attività, di rendere chiaramente noti e manifesti a tutti le aspettative che il Volontariato del Comune di Bitonto nutriva e gli obiettivi a cui mirava:  alla luce degli ultimi episodi, tuttavia,  gli stessi appaiono, purtroppo, sempre più di difficile raggiungimento, anche per semplici attività ordinarie,  per i molteplici ostacoli che una politica del “non fare” puntualmente oppone.

L’attività costante e instancabile delle singole Organizzazioni locali, il prestigio e l’ispirazione dei nostri concittadini protagonisti sociali, molte volte gratificati e premiati in altri ed autorevoli contesti per la competenza e la professionalità profusa in gratuità, non è ancora sufficiente per le locali autorità istituzionali a valorizzare le singole azioni, gli uomini e le donne che, volontariamente e senza le contaminazioni delle “aspettative personali” restituiscono prestigio all’intera comunità.

Quello che più offende l’intelligenza e indigna la sensibilità comune è  “percepirsi ignorati”, anche nei bilanci sociali, guardati dall’alto in basso e non incontrare l’avallo per il nostro “prezioso” lavoro che, senza rischio di smentita, contribuisce in misura sostanziale allo sviluppo armonioso della società stessa, laddove in altre Città italiane ed in tutta Europa la consapevolezza della peculiarità del volontariato è in aumento e lo stesso viene rafforzato e valorizzato per migliorare la qualità e il lavoro in rete.   Siamo ben consapevoli  che non a tutti gli amministratori soddisfa il “volontariato dei diritti”,  che  partecipa attivamente, rivendica prestazioni e tutela per la comunità, denuncia mancanze o carenze vistose, indica le possibili azioni per prevenire le situazioni di disagio, di bisogno e sempre più risponde alle necessità dei soggetti più deboli,  perché è capace di suscitare una presa di coscienza collettiva.   Non è da tutti  essere amministratori lungimiranti e saper interpretare,  accettare come preziosi e necessari “tutti i contributi di un volontariato attivo esigente”, sempre attento e presente, che sollecita le amministrazioni a rispondere alle necessità ed alle prerogative dei cittadini.  Siamo altresì consapevoli che  un certo tipo di volontariato acritico è ben accetto a qualunque gruppo di potere, perché non alza mai la propria voce a denunciare inadempienze, perché non sollecita ad affrontare i problemi, non entra mai in conflitto, non denuncia le varie forme di involuzione, ma vive e lascia vivere, incapace di investimenti nel futuro.  A queste logiche di potere, a questo tipo di volontariato, io e l’intero staff non ci stiamo e non ci allineeremo mai. Anche le azioni più scomode, quelle ritenute conflittuali,  sono necessarie se questo vuol dire  generare coscienze critiche, essere  soggetti politici autonomi, attori attivi, e non (protagonisti) passivi,  ascoltati nell’ operare per l’interesse dei cittadini che non hanno la possibilità di autodifendersi e non usati in modo “consolatorio” per mantenere lo status quo. È necessario, dunque, cambiare il modo di vedere e di intendere il ruolo del Volontariato nella nostra Città: solo così potranno esserci veri fattori di cambiamento della realtà e conquista di nuovi orizzonti.

Riteniamo doveroso, pertanto, manifestare con chiarezza che nelle prossime ore cercheremo ulteriormente i contatti istituzionali locali competenti, (Sindaco, Assessore alle Politiche Sociali, Presidente del Consiglio comunale, …) per un sostanziale impegno sul tema ed  un’intesa di prospettiva.

 

Lo staff  Ufficio di Presidenza Consulta del Volontariato

R. Cassano  – A. Caldarola  – L. Noviello

 

Nonostante l’impegno continuamente profuso dal nostro comitato Salute e Sanità per la tutela dei servizi sanitari di Bitonto erogati dalla ASL BA, continua l’opera di depotenziamento e smantellamento  sia in termini di risorse dedicate sia in termini di funzionalità.  A fronte dei molteplici disagi che l’utenza afferente i servizi sanitari di prossimità  già subisce a seguito dell’approvazione del  Piano di rientro e conseguente Piano di riordino della rete ospedaliera, si aggiunge anche la difficoltà per le code e l’attesa connesse alle procedure amministrative per  l’accettazione prelievi al Laboratorio Analisi, che fa fronte all’intero bacino di utenza del territorio

L’esiguità del personale dedicato e la sempre maggiore affluenza  di utenza afferente, particolarmente anziani,  genera purtroppo gravi disagi .

Intanto la Direzione Generale ASL BA, nonostante le sollecitazioni di potenziamento da noi richieste, propone soluzioni che vanno verso una inammissibile riduzione del Servizio essenziale a semplice punto di prelievo, con un rischio di veri e propri disservizi.

Il tutto nel disinteresse collettivo.

Interviene, quindi,  il Comitato salute e Sanità e  parte  la nostra campagna per  la tutela del Servizio di Laboratorio Analisi  ASL BA a  Bitonto e di potenziamento sia in termini di risorse umane che strutturali.

Di seguito la nostra  segnalazione:

 

 

 

Lasciando agli esperti della comunicazione la natura interpretativa di una NON notizia (ndr: vedi  il titolo dell’articolo),  è fondamentale, tuttavia, soffermarsi sull’argomento richiamato e condividere pubblicamente alcune considerazioni  per la gravità delle ricadute sulla nostra comunità, dovute al colpevole immobilismo politico-amministrativo locale in tema.

E’ appena il caso di menzionare le numerose note ( disponibili in fondo all’articolo), ancora oggi inevase, inviate dalla rete delle Associazioni impegnate in tema di disabilità,  al Sindaco Valla, all’Assessore Somma,  all’Ufficio di Piano, per sollecitare la ripresa partecipata dei lavori del tavolo di concertazione “permanente”, istituito a Novembre 2009 nell’ambito del percorso del Piano Sociale di Zona PSZ  2010-2012  .

E’ dall’approvazione in Consiglio comunale del PSZ  – DCC n. 43 del 25 marzo 2010 -, infatti, che nessuna comunicazione istituzionale giunge dagli Uffici politici ed amministrativi  competenti nei confronti dei componenti del tavolo permanente di concertazione, tanto da far dubitare che tale organismo di partecipazione sia  ritenuto utile dal Comune di Bitonto.

Allora a Bitonto “nessuna novità, ma la gravità della situazione, anche per i dati rappresentati dal presidente ISTAT Enrico Giovannini nel recente Rapporto annuale 2010, è oltremodo allarmante, particolarmente per le fasce di popolazione più deboli.

La “famiglia” resta per fortuna  l’unico reale sostegno alla situazione di disagio personale nelle aree ove manca o é debole il supporto istituzionale.

Purtroppo anche il welfare familista é attualmente in sofferenza e purtroppo la situazione di prospettiva non è rosea, particolarmente in quei territori, come il nostro, dove la recessione, l’arretratezza strutturale locale e la mancanza delle reti informali di aiuto inaspriscono ulteriormente il quadro generale.

Dal rapporto emerge inoltre chiara la necessità di una programmazione integrata, competente e professionale in tema di servizi rivolti alla persona e di welfare locale.

Nessuna autoreferenzialità storica istituzionale infatti riuscirà a sorreggere un sistema al collasso ed a colmare il vuoto per il prossimo quinquennio senza una reale politica di condivisione e partecipazione con tutti gli attori locali di sistema.

Ed è proprio dai dati statistici sconfortanti diffusi recentemente dall’ ISTAT che emerge evidente un  Sud Italia e una Puglia in difficoltà sulla base di numerosi indicatori di servizio, fino a registrare valori addirittura inferiori alla metà nel confronto con le regioni del Nord Italia pur in presenza di maggiori bisogni.

Non certo responsabile la situazione di crisi economica globale, facile attenuante da opporre alle sollecitazioni in questo periodo storico, ma una più strutturale incapacità politico-amministrativa di supportare adeguatamente le politiche di welfare di prossimità.

Sollecitiamo quindi nuovamente il Sindaco Valla a prendere in carico i disagi della comunità  che ormai da oltre sei mesi vengono rappresentati…

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Sanità. Pubblicata la deliberazione per l’attivazione dei Day service

Più Valore: ‘Ora avanti con riabilitazione e Punto Primo Intervento Avanzato’

È stata pubblicata sul sito www.asl.bari.it la deliberazione del Direttore Generale n. 999 del 30 maggio 2011 – “Proposta di attivazione di ulteriori Day Service presso i Presidi Ospedalieri riconvertiti in Strutture Territoriali”. Tramite questo provvedimento l’ASL BA, recependo la proposta della Cabina di regia costituitasi  per il plesso ospedaliero di Bitonto il 26 febbraio 2011  in occasione dell’incontro conl’Assessore Fiore, richiede alla regione Puglia  l’attivazione “in via sperimentale presso i Plessi riconvertiti in Strutture Territoriali e in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti normative e dotati di organico specifico, dei seguenti Day Service” .
Un bel risultato dunque per la Cabina di Regia, composta dalla Direzione Generale della ASL, dalla parte istituzionale cittadina (per il Sindaco la IV Commissione  consiliare ), dalleassociazioni afferenti l’area della disabilità locali,  la Consulta del Volontariato, la Consulta degli Anziani, la rappresentanza dei medici di medicina generale. Uno strumento operativo di cui più volte ne era stata sollecitata la costituzione anche con azioni di protesta cittadina.
Su questa importante notizia Bitontotv  ha ascoltatoMarilena Ciocia, rappresentante del Comitato “Disabilità e diversabilità” dell’Associazione Più Valore e delle Associazioni locali di area disabilità, per raccogliere le sue considerazioni di merito sulla Deliberazione ASL BA appena pubblicata.
“È opportuno chiarire innanzitutto – esordisce Ciocia – che sia per l’Associazione Più Valore, congiuntamente alla rete delle Associazioni afferenti l’area della disabilità che rappresento –AISFA, Arcobaleno, Elos, Goel,  l’Anatroccolo, Sinergia -, sia per  la Consulta del Volontariato  e la Consulta degli Anziani,   il percorso di tutela e di potenziamento dei servizi sanitari di prossimità fino a qualche mese fa garantiti dalla ASL BA a Bitonto è ancora in corso e non si è assolutamente concluso con questa Deliberazione”.
Al momento dunque i rapporti tra cabina di regia e direzione sanitaria sembrano essere proficui, ma non è stato sempre così, come conferma proprio la dottoressa Ciocia, secondo cui questo confronto “inizialmente  (marzo 2011) si è rivelato rivelato sterili, come segnalato attraverso le videointerviste rese a BitontoTv, A smuovere le acque sono intervenute “le azioni congiunte di denuncia e di tutela messe in atto: di sollecito nei confronti degli organi istituzionali e di contestuale confronto allargato e condivisione strategica con numerosi rappresentanti istituzionali, politici e tecnici bitontini, peraltro ancora in corso .

Importante poi anche l’incontro pubblico del 26 aprile scorso – in concomitanza Consiglio comunale monotematico in tema –  con il direttore Pansini, alla presenza del senatore Procacci, del sindaco Valla, dei componenti la IV Commissione consiliare, delle Consulte e delle Associazioni richiamate dell’area della disabilità 
A seguito di questa intensa attività di concertazione “finalmente siamo approdati ad una collaborazione concreta con il Direttore Generale Pansini ed all’analisi  della corposa  proposta complessiva di assistenza sanitaria di prossimità  – ospedaliera, distrettuale e dipartimentale–  redatta , per la comunità di Bitonto, in sede di Cabina di regia ed ancora oggi aperta all’esame e confronto tra le parti”, come ricorda Marilena Ciocia.
“Il nostro diretto contributo – tiene a precisare la coordinatrice di Più Valore – senza dubbio, è stato rivolto in particolare a tutela delle fasce più fragili di popolazione, particolarmente minori, persone con disabilità ed anziani, con proposte specifiche di servizi rivolti appunto all’utenza in età evolutiva e di servizi afferenti al Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione, alla luce del recente Piano di Indirizzo per la Riabilitazione emanato dal Ministero della Salute. La deliberazione ASL BA n. 999/2011 in tema di  Day Service,  proposta della Cabina di regia, così come l’assegnazione di due fisioterapisti  a Bitonto, è solo un primo step  concordato con il direttore Pansini, in collaborazione con la Direzione strategica ASL BA e con il dottor De Leonardis – Direttore del Distretto n.3  Bitonto-Palo Colle.  Ora la decisione di approvazione definitiva della deliberazione richiamata  passa alla Regione Puglia”.

I lavori della Cabina di regia intanto continuano e non appena vi saranno risvolti  tangibili per la comunità c’è da aspettarsi che essi siano pubblicamente rappresentati, come ormai accade abitualmente. Ma è sul fronte della fisiatria e del pronto intervento che ora si muove l’azione del terzo settore locale: “A breve ci aspettiamo dalla Direzione ASL BA  fatti tangibili in merito al potenziamento della Riabilitazione, con l’attivazione di nuovi servizi per l’utenza con disabilità, del Punto di Primo Intervento ‘avanzato’, e particolarmente dei servizi di Radiologia, Cardiologia, Ortopedia, questi ultimi ancora oggi carenti in organico ed aperti  solo dalle 8 alle 14. A seguire saranno inoltre affrontati i vari servizi distrettuali di prossimità da garantire, nonché di Assistenza Domiciliare, per i quali, al momento, non vi è stato ancora nessun potenziamento sia in termini di risorse, sia infrastrutturali. Per questo motivo abbiamo formalmente richiesto al dottor De Leonardis, in sede di Comitato Consultivo Misto DSS. 3, la convocazione di una apposita Conferenza dei Servizi di ambito per condividere con i Direttori dei vari settori interessati (Gestione Tecnica – ingegner Carbonara, Riabilitazione – dottor De Candia, Servizio Urgenza Emergenza territoriale 118 – dottor De Giosa, ecc.)  quanto finora puntualmente procrastinato”.
Auspichiamo pertanto – si augura in chiusura la Ciocia – il prosieguo della collaborazione con tutti gli interlocutori istituzionali e politici bipartisan che hanno lavorato nella Cabina di regia e la puntuale condivisione con i nostri  concittadini attraverso i vari canali di comunicazione locale”.

Vito Schiraldi – BitontoTV Staff –

fonte: www.bitontotv.it   del 06 giugno 2011